Spazio satira
L'incontro
12.03.2024 - 13:00
Demetrio Carini, Luca Faticanti, Benito Caringi e il sindaco Riccardo Mastrangeli
È arrivato il momento di riorganizzare Frosinone e di renderla una città vera. Con la socializzazione che dovrà avere un ruolo chiave: meno automobili e più mezzi pubblici. Per una città vera, del futuro. Passando dal modello dei quartieri dormitorio a quello della città dei quindici minuti. Quindi aumentando residenze, attività economiche, servizi pubblici, attività lavorative, sociali, culturali, educative. Il sindaco Riccardo Mastrangeli continua a muovere ulteriori passi nella direzione di una città diversa, più vivibile soprattutto nell'ottica di un futuro sempre più green e nel rispetto dei temi ambientali. E lo ha ribadito ieri durante l'incontro, al teatro Vittoria del centro storico, dedicato alla presentazione della legge sulla rigenerazione urbana e recupero edilizio.
Oltre al sindaco sono intervenuti l'ingegnere Benito Caringi, l'architetto Luca Faticanti del Comune di Frosinone e l'architetto Demetrio Carini, consulente per lo svolgimento delle attività di supporto alla presidenza del consiglio regionale del Lazio in materia urbanistico-edilizia e ambientale. Si tratta di una normativa regionale del 2017 che il Comune ha recepito definendo il perimetro complessivo di possibile applicazione dell'articolo 3. Nelle tipologie di intervento previste ci sono gli ambiti territoriali di riqualificazione e recupero edilizio.
«L'amministrazione ha rotto gli schemi – ha affermato Mastrangeli – Proiettandosi in una visione diversa. Abbiamo fatto grandi investimenti sulla mobilità del nostro territorio. Una città sostenibile che possa arrivare ad essere un capoluogo diverso e più adeguato agli standard europei». Un'occasione per intervenire sul patrimonio edilizio esistente con azioni strutturate «che abbiano come risultato finale – ha spiegato il sindaco – quello di un edificato trasformato ed efficiente che possa avere ricadute positive sull'intero territorio comunale costituendo un vero e proprio volano per il settore». Nell'applicazione della normativa è stato lasciato ampio margine all'operatore privato. «Da loro – ha aggiunto – ci si aspetta un approccio nuovo e responsabile teso a ricreare un tessuto edilizio e urbanistico in grado di essere nuovamente attrattivo e armonico».
Basta città diffuse
Tra gli obiettivi che si pone l'amministrazione c'è senza dubbio quello del miglioramento della qualità ambientale. Ma soprattutto c'è la volontà di abbattere il modello di una città diffusa. Il sindaco punta ad eliminare aree isolate ed emarginate. E per tutti quegli interventi che prevederanno la demolizione di fabbricati esistenti per favorire nuovi organismi edilizi «bisognerà tassativamente mirare a diminuire il consumo di suolo e a sostenere le politiche dell'Unione Europea sull'uso dei terreni – ha spiegato – con l'obiettivo di un incremento dell'occupazione netta di terreno pari a zero entro il 2050». Inoltre, l'amministrazione punterà a riqualificare il tessuto urbano esistente. Un esempio attuale sono i lavori in corso al parco Matusa, l'intervento complessivo su piazzale Kambo nel quartiere Scalo. Mentre al centro storico i cantieri di recupero di largo Turriziani e dei Piloni. «È un atto di coraggio – ha concluso il sindaco – Vogliamo iniziare a guardare avanti. A pensare una città diversa per coloro che verranno dopo di noi. Un nucleo urbanizzato con servizi importanti». Molto probabilmente l'attuale amministrazione non riuscirà a mettere in pratica tutto questo. Adesso parte la fase due. La giunta ha approvato due delibere in merito. Ora toccherà al consiglio comunale adottarle. Poi la pubblicazione per 30 giorni, le controdeduzioni degli uffici comunali, la delibera di consiglio comunale di approvazione e poi la trasmissione del provvedimento di approvazione alla Regione Lazio. Ci vorrà tempo. È chiaro che il sindaco Mastrangeli sta guardando in prospettiva futura anche su questo fronte. Nel mentre saranno indette elezioni anticipate? In ogni caso l'auspicio sarà quello della continuità amministrativa.
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