Spazio satira
Automotive
09.03.2024 - 15:00
L'interno dello stabilimento pedemontano con la vecchia piattaforma Giorgio
Un "piatto" di opportunità davvero ricco per il Plant cassinate, a dieta forzata da troppo tempo ormai. Cura dimagrante all'interno dello stabilimento con dipendenti in forte calo unitamente alla produzione giornaliera di vetture arrivata ormai ai minimi storici.
Nessun nuovo modello targato 2024, piuttosto la proroga fino a fine anno dei contratti di solidarietà, in scadenza il 15 marzo, con stipendi minimi e poco idonei a sostenere un carico familiare. Almeno, nell'ultima contrattazione in fabbrica tra sigle e azienda si è accordato il riconoscimento dei ratei indipendentemente dai giorni di lavoro. Con la cassa integrazione a rotazione, infatti, c'era anche il rischio di perderli.
Chi, invece, ora annuncia un futuro "solido" e già ben disegnato è il ceo Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato che, nel corso di un incontro al museo di Arese, ha blindato su Cassino i futuri modelli del Biscione.
In realtà, si è trattato solo di una conferma ma data la situazione degli stabilimenti italiani e gli spostamenti di mission produttive all'estero ha tolto, a più di qualcuno, un peso sullo stomaco.
Ecco il futuro
L'Alfa Romeo, in buona sostanza, resterà il "presente" dell'Italia ma anche il suo avvenire. Tra meno di un mese debutterà l'attesissima Milano, un crossover elettrico e ibrido. Sarà l'unico prodotto della nuova era che verrà costruito lontano dalla terra cassinate. Gli anni futuri parleranno la lingua laziale.
Il nuovo Stelvio, nel 2025, e la nuova Giulia, l'anno successivo, sono stati pensati e disegnati esclusivamente per lo stabilimento di Cassino.
Parla il ceo Imparato
«Una storia tutta italiana», come ha detto il ceo, capace di utilizzare le competenze e l'esperienza del Centro Stile e del team italiano che ha sviluppato le intramontabili vetture del Biscione.
«Giulia e Stelvio saranno due autentici gioielli italiani, esportati in tutto il mondo affermando Alfa Romeo come il marchio premium globale di Stellantis.
Le vetture su cui il marchio punta per dimostrare al mondo come Alfa Romeo interpreta la sfida della transizione verso l'elettrico, in totale fedeltà al suo Dna».
«Giulia e Stelvio saranno vetture d'avanguardia, che porteranno all'esordio tecnologie da primato. Stelvio sarà la prima vettura di Stellantis equipaggiata con le avveniristiche piattaforme tecnologiche Stla Brain e Stla SmartCockpit, la prima vettura basata sulla piattaforma Stla Large in Europa».
L'unica piattaforma in Europa
Dunque, quando si vuole dare credito alle rassicurazioni della multinazionale - fatte finanche al governo - sugli investimenti italiani, Cassino rappresenta un esempio concreto.
Tra l'altro, come già spiegato esattamente un anno fa dal Ceo Stellantis, Carlos Tavares proprio nella fabbrica pedemontana, sarà anche l'unico stabilimento europeo ad essere dotato della piattaforma Stla Large.
È l'unica capace di supportare numerosi sistemi di propulsione.
Il suv elettrico "made in Cassino" sarà il primo a impiegare anche la tecnologia 800 Volt in abbinamento alla nuova piattaforma.
Il commento
«La notizia che Stelvio e Giulia verranno concepite e prodotte in Italia nello stabilimento Stellantis di Cassino - ha dichiarato il commissario del Consorzio Industriale del Lazio, il professor Raffaele Trequattrini - restituisce speranze di crescita e sviluppo al nostro territorio e a tutto il comparto costituito dall'indotto dell'automotive. La notizia costituisce per il Consorzio Industriale del Lazio un motivo e uno stimolo in più per accelerare gli investimenti per l'efficientamento di tutto l'apparato infrastrutturale al servizio degli insediamenti produttivi della regione in un percorso che permetta a chi investe di migliorare le proprie performance in un'ottica di sviluppo sostenibile».
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