Spazio satira
Il provvedimento
09.03.2024 - 09:00
Finanza e polizia il giorno dell'operazione, lo scorso 6 febbraio
Anche l'ultima persona ancora in carcere nell'ambito dell'operazione condotta lo scorso 6 febbraio da polizia e guardia di finanza ha ottenuto i domiciliari.
Marino Bartoli, 51 anni di Ceccano, considerato dagli investigatori il braccio destro dell'immobiliarista frusinate Angelo De Santis, 54 anni, è ora agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Lo ha deciso il gip Ida Logoluso su istanza del difensore che assiste Bartoli, l'avvocato Angelo Testa.
I reati che, a vario titolo, la procura contesta agli indagati sono di associazione a delinquere, falso, truffa per erogazioni pubbliche, riciclaggio, autoriciclaggio e poi una serie di reati finanziari come omesse dichiarazioni, fatturazioni per operazioni inesistenti, indebite compensazioni d'imposte, esercizio abusivo di intermediazione finanziaria, infedeltà patrimoniale. Gli indagati, in tutto, sono 33: per De Santis e Bartoli era stata inizialmente disposta la custodia cautelare in carcere, ma ora sono entrambi ai domiciliari, mentre per sette erano scattati gli arresti domiciliari (per alcuni revocati o trasformati in divieto o obbligo di dimora) e per due l'interdizione dall'esercizio di una professione e dall'esercizio di imprese ed uffici.
Nello specifico a Bartoli, che nell'interrogatorio di garanzia aveva respinto gli addebiti, la procura contesta la partecipazione a una delle tre associazioni sulle quali si è concentrata l'attenzione della squadra mobile e del nucleo di polizia economico-finanziaria delle Fiamme gialle di Frosinone.
Secondo le accuse, il duo De Santis (ritenuto dagli investigatori promotore e organizzatore del sodalizio) Bartoli avrebbe gestito diverse società, formalmente intestate ad altri, e utilizzate per operazioni di cessione di falsi crediti d'imposta, falsi crediti d'imposta legati ai bonus edilizi, come l'efficientamento energetico, il 110% e il bonus facciate nonché per reati finanziari quali - tra le ipotesi formulate dall'accusa - fatturazioni per operazioni inesistenze e utilizzo di false fatture.
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