Spazio satira
L'intervista
08.03.2024 - 19:50
Chiara Conte e suo marito Alfredo Tomei hanno fondato l'associazione Carta da zucchero il 26 giugno 2021
Una grandissima storia d'amore, ad unirli anche la stessa passione per l'arte, in ogni sua forma, cercando di illuminare un sorriso e attraendo gli animi più sensibili, e un'associazione di promozione sociale, "Carta da Zucchero", quale coronamento del loro sogno. Questa è la toccante storia di Alfredo Tomei, venuto a mancare lo scorso 29 settembre a causa di una malattia terribile che non gli ha lasciato scampo, e della sua compagna di vita, sua moglie Chiara Conte. Ed è la storia di "Carta da Zucchero", l'associazione da loro due fondata il 26 giugno del 2021 con tanto impegno, dedizione, fatica ma, soprattutto, amore. Un punto di incontro di artisti, di persone che amano la vita e quanto di più bello essa possa offrire, accogliendo al suo interno e ospitando forme di arte diverse. A cinque mesi dalla morte di Alfredo, Chiara ha chiuso l'associazione, un piccolo, splendido, gioiello nel centro storico di Frosinone.
"Carta da Zucchero", un punto di ritrovo di artisti...
«Sì, Carta da Zucchero è stato un viaggio, che accoglieva sogni e progetti, ma anche il mio guscio, la mia gioia e un grandissimo impegno».
Condividevi questa bella realtà con il tuo compagno di sempre, Alfredo.
«Alfredo è stato insieme a me co-protagonista di tutto il viaggio, presente ogni giorno in tutti gli eventi e le attività. Io e lui eravamo in fusione completa, sia nella vita, sia professionalmente, ci compensavamo benissimo per la nostra arte "differente". C'erano tanti progetti di spettacoli insieme, e abbiamo così unito quella che è l'arte di strada, la giocoleria, i suoi trampoli così luminosi, ai miei dipinti, alle estemporanee che facevamo nelle piazze. Anche quello è stato un matrimonio, un matrimonio nell'arte, così come nella vita. La nostra frase era "Per sempre sempre", con sempre ripetuto due volte, e l'abbiamo ripetuta fino all'esalazione del suo ultimo respiro».
Il ricordo più intenso con lui all''interno dell' associazione?
«Non è possibile relegare ad un solo ricordo la vita vissuta nella condivisione di Carta da Zucchero, sono stati anni pieni di gioia, amore e fusione di noi e della nostra arte. Io e Alfredo eravamo "uno", complici nella vita e nella nostra tanto amata arte».
Un'associazione che adesso tu hai deciso di chiudere.
«A volte, inaspettatamente, è la vita a decidere per noi. E noi dobbiamo avere la maturità, e la saggezza, di accettare i suoi dictat. La scomparsa di Alfredo mi ha dato modo di rivedere i miei programmi, i nostri progetti.
Qui il mio tempo è semplicemente finito. Ho regalato, e anche Alfredo con me, tantissime emozioni, e alla notizia di questa chiusura ho ricevuto tantissimi messaggi, e questo mi riempie di gioia. Ma è tempo di cambiamento, e adesso non mi corrisponde più questa zona, quindi ho bisogno di cambiare per poter ricominciare in un altro posto, e di continuare quello che era il nostro sogno».
A proposito di progetti futuri...
«Tanti come sempre, tutti in divenire».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione