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Lo studio

Mobilità sostenibile, Frosinone maglia nera

Legambiente mette a nudo le criticità per il troppo traffico, l'inquinamento e il deficit nel trasporto pubblico. Il capoluogo detiene il primato nazionale per auto circolanti e sforamenti

Mobilità sostenibile, Frosinone maglia nera

Primi in Italia per tasso di motorizzazioni ma anche per numero di giornate oltre i limiti per le polveri sottili nel 2023. Frosinone non brilla né nel campo della mobilità né in quello dell'ambiente. Una situazione che emerge dal rapporto di Legambiente "Pendolaria - speciale aree urbane".

«Le città italiane continuano a mostrare le stesse problematiche di invivibilità e insalubrità di cui si parla ormai da troppo tempo - si legge nel rapporto - La fotografia scattata con questa edizione speciale del rapporto Pendolaria mostra, infatti, come tante aree urbane siano ancora vittime di traffico e inquinamento per i numeri record di veicoli privati in circolazione (666 auto ogni 1.000 abitanti in media in Italia, il 30% in più rispetto alla media di Francia, Germania e Spagna), e di danni alla salute da smog, con oltre 50.000 morti premature dovute all'inquinamento atmosferico. In questo contesto lo dobbiamo dire a gran voce: il ritardo infrastrutturale italiano rispetto agli altri grandi Paesi europei è enorme. Ma non è quello di cui si discute da almeno 30 anni, ossia un divario rispetto alle grandi opere (innanzitutto autostradali), bensì quello delle città e della mancanza di reti di trasporto pubblico veloci e capillari. Le città italiane sono, dunque, ferme al palo, mentre l'Europa viaggia sempre più su ferro».

Legambiente denuncia i ritardi nelle infrastrutture e chiede maggior investimenti sul trasporto pubblico. «Questa situazione ha contribuito a spostare molte persone verso l'uso dell'auto privata, in un contesto, quello italiano, che già mostrava dati elevatissimi di tassi di motorizzazione», sottolinea lo studio.

Sul traffico congestionato nelle città, il report evidenzia che «nelle aree metropolitane italiane troviamo uno dei tassi di auto di proprietà più alto del mondo. Tra le città principali si trovano numeri molto lontani dalla media europea. Sono, infatti, 780 le auto ogni 1.000 abitanti a Catania, 760 a Perugia, 680 a Cagliari e Reggio Calabria, alcune addirittura in aumento negli ultimi anni». E Frosinone fa la sua parte, visto che è prima n Italia per tasso di motorizzazione con 829 veicoli circolanti ogni mille abitanti, dati Istat, diffusi nel dossier "Ambiente urbano". La media italiana è di 666.

Ma più auto in città significa anche maggiore inquinamento. Tanto più che si rileva la «mancanza di interconnessioni tra le varie linee di trasporto di massa, di Tpl e di mobilità dolce, di integrazione delle stazioni con il tessuto urbano pedonabile e ciclabile».
Lo studio sottolinea come «ancora nel 2023, come raccontato dal Rapporto Mal'aria di città di Legambiente, in Italia 18 città su 98 hanno superato i limiti giornalieri di Pm10. Frosinone la peggiore con 70 giorni di sforamento, seguita da Torino (66), Treviso (63), Mantova, Padova e Venezia con 62. In particolare, preoccupa il confronto con i nuovi target europei al 2030: sarebbero, infatti, fuorilegge il 69% delle città per il Pm10, l'84% per il Pm2.5 e il 50% per l'NO2.

Le conseguenze di questa situazione sono innanzitutto sulla salute: ogni anno nella Penisola, stando ai dati dell'EEA (l'Agenzia europea dell'ambiente, ndr), sono oltre 50.000 le morti premature dovute all'inquinamento atmosferico».
Sul fronte del trasporto pubblico a Frosinone i numeri sono ancora deficitari. Secondo gli ultimi dati Istat, riferibili, però, al 2021 i passeggeri annui per abitante sono passati da 15,9 del 2016 a 20,5 del 2019, in era pre-Covid, per poi scendere a 12,5 nel 2021, anno in parte condizionato dalle limitazioni per la pandemia. La media italiana nel 2021 era di 104,3e di 118,2 al Centro. I passeggeri trasportati sono così scesi da 727.000 a 550.000 con il picco, sempre nel 2019, di 920.000.

I posti al chilometro offerti per abitante, in dieci anni, sono rimasti praticamente invariati tenuto conto che erano 1.436 nel 2011, 1.389 nel 2019 e 1.376 nel 2021. La media italiana è il doppio: 2.661 (3.241 nel Centro), in discesa da 2.746 (3.250 al Centro) nel 2016.
Nel capoluogo un autobus del trasporto pubblico viaggia a una velocità di 20,6 chilometri orari contro i 20,4 del 2016, comunque leggermente superiore alla media del 19,5.

Per quanto riguarda i taxi, le licenze per 10.000 abitanti erano 2,6 nel 2016 poi aumentate a 3,4 cinque anni dopo.
Un occhio anche alla densità delle piste ciclabili (chilometri per 100 chilometri quadrati di superficie territoriale): a Frosinone erano 17,1 nel 2016, 25,6 tra il 2018 e il 2020 e 10,7 nel 2021.

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