La protesta
07.03.2024 - 10:00
I tifosi del Frosinone presenti sugli spalti dello stadio di Firenze
Tre punti sfumati sul campo di gioco e tre punti in meno sulla patente. È stato amaro il ritorno da Firenze per un gruppo di tifosi del Frosinone, andati fino in Toscana con i mezzi propri per seguire i propri beniamini l'11 febbraio.
Come se non bastasse il risultato finale, 5-1 per i viola, diversi automobilisti sono stati multati, con l'autovelox, nel tragitto di ritorno dallo stadio. In molti a questo punto penseranno che i tifosi ciociari avevano fretta di tornare a casa visto il risultato finale, ma c'è un però. Il gruppetto di circa una decina di auto provenienti da Frosinone, all'uscita dallo stadio ha trovato la polizia di scorta che ha accompagnato i tifosi fino al casello per evitare qualsiasi problema di ordine pubblico.
In pratica, per scongiurare possibili momenti di tensione tra le tifoserie, all'uscita dallo stadio i ciociari giunti in Toscana con le proprie auto sono stati invitati a seguire gli agenti. «Ci hanno detto di metterci in coda e, con un'auto davanti e una a chiudere il corteo, ci hanno portati fino al casello dell'autostrada», racconta uno di loro. A sirene spiegate la polizia ha scortato il gruppetto che, a quel punto non ha badato né ai semafori rossi né ai limiti di velocità. Così è successo che, a casa, è stata notificata ai tifosi alla guida una contravvenzione, fatta con l'autovelox, per aver violato i limiti di velocità. «Chi era alla fine del corteo e andava più piano si è preso una multa da 40 euro e ha già pagato - prosegue il racconto - ma chi era primo o secondo dopo la polizia, e andava a 90 all'ora si è visto recapitare un verbale da 180 euro e tre punti decurtati dalla patente».
A questo punto il dilemma: pagare e togliersi il pensiero, fare ricorso con il rischio, in un secondo tempo, di dover pagare il doppio della sanzione nel caso in cui il ricorso non venga accolto. I tifosi si stanno confrontando tra di oro per scegliere la strada migliore. «Riteniamo la multa profondamente ingiusta, non abbiamo fatto altro che ottemperare a un'ordine dell'autorità - conclude il tifoso - per questo faremo un'intimazione al Comune di Firenze per chiedere l'annullamento della sanzione in autotutela».
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