Spazio satira
Il dossier
06.03.2024 - 17:00
Nella tabella i dati del Lazio della relazione per il 2023 del commissario straordinario del governo per le persone scomparse
Ogni due giorni una persona si allontana e nella metà dei casi non fa ritorno a casa. Aumentano anche in Ciociaria le persone scomparse. Nell'ultimo anno, il 2023, le denunce sono state 189, ma in 93 occasioni l'interessato non è mai stato ritrovato. È quanto emerge dalla relazione annuale del commissario straordinario del governo per le persone scomparse.
In Italia si contano 29.315 denunce di scomparsa (per 26.494 soggetti totali, essendo alcuni allontanatisi più volte), in aumento rispetto al 2022, quando il dato si era attestato a 24.369. In tre casi su quattro a scomparire sono minori. Solo nel 3,4% si tratta di persone con un'età superiore ai 65 anni.
Nel Lazio, nel 2023 sono state presentate 1.812 denunce di scomparsa alle forze dell'ordine con 1.111 ritrovamenti di cui 11 deceduti. Le persone da rintracciare ancora sono 701. In provincia di Frosinone le denunce sono state 189, il dato più alto dopo Roma, anche più di Latina (172), oltre che di Viterbo (139) e Rieti (70). I rintracci in Ciociaria sono stati 96, seguono poi Viterbo con 77, Latina con 75 e Rieti con 35. Le persone ritrovate in vita sono state 93 a Frosinone, 76 Viterbo, 74 a Latina e 35 a Rieti. Sono state ritrovate morte, invece, 3 persone nel Frusinate, e una nella Tuscia e nel Pontino. Restano, pertanto, da rintracciare 93 persone in provincia di Frosinone, 97 a Latina, 62 a Viterbo e 35 a Rieti. Solo a Roma, invece, si contano 1.242 denunce di scomparsa con 828 ritrovamenti, di cui 6 persone prive di vita e 414 persone da rintracciare.
Nel Lazio scompaiono più maschi (68,3%) che femmine (31,7%), soprattutto minorenni (57,4%) e nella fascia 18-65 anni (35,7%). Stranieri e italiani praticamente si equivalgono con leggera preponderanza dei primi con il 50,6%.
Si tratta di numeri in deciso aumento rispetto a un anno fa. In Ciociaria si registra una crescita del 19,62% del numero delle denunce di scomparsa, da 158 a 189. I ritrovamenti aumentano da 80 a 96, più 20%, così come le persone ancora da rintracciare, da 84 a 93, più 10,71%. Nel Lazio, si passa da 1.388 a 1.812, più 30,54%. Il numero di chi non è mai stato rintracciato cresce da 436 a 701, più 60,77%, mentre le persone ritrovate erano 952 nel 2022 e sono diventate 1.111 dodici mesi più tardi per un incremento del 16,70%.
A livello nazionale, nell'ultimo anno si è registrata una crescita delle denunce di scomparsa da 24.369 a 29.315 come delle persone da ritrovare, da 12.199 a 15.156 e tra questi i minorenni sono passati da 1.062 a 1.227 gli italiani e da 10.250 a 12.909 gli stranieri. Stranieri che rappresentano i due terzi del totale delle segnalazioni di scomparsa.
Restando tra gli stranieri, la maggior parte delle denunce riguarda tunisini (3.485), egiziani (2.964) e guineani (2.717), mentre per persone da ritrovare prevalgono questi ultimi (2.218), su tunisini (2.018) e egiziani (1.717). Si tratta per la quasi totalità di minorenni.
La regione con il maggior numero di denunce di scomparsa è la Sicilia con 7.903, seguita da Lombardia con 3.300 e Campania con 2.925. Quanto ai soggetti che ancora mancano all'appello sono 5.287 in Sicilia, 1.547 in Campania e 1.235 in Puglia.
I numeri, in Italia, sono in aumento, «confermando il trend, rilevato in crescita già a partire dall'anno 2021 - si legge nel dossier - anche nel 2023 le denunce di scomparsa registrano un aumento del 20,3% rispetto all'anno precedente (24.369). La media giornaliera delle stesse è di 80, rispetto alle 67 del 2022 con un incremento di 13 casi al giorno».
Sul fronte dei ritrovamenti la percentuale più alta è della fascia che presenta meno scomparse, ovvero gli over 65 che nel 78,7% dei casi, nel 2023, sono stati rintracciati dopo una denuncia di scomparsa. Nella fascia 18-65 anni l'indice di ritrovamento scende al 70%. Cifra che crolla, ulteriormente, al 40% per i minorenni. Le donne scompaiono meno ma vengono ritrovate di più (quasi sette su dieci sono rintracciate) mentre appena il 42,9% degli uomini viene trovato.
«Le statistiche - spiegano dal ministero dell'Interno - confermano come fondamentale per il rintraccio della persona sia la prima settimana dalla denuncia di scomparsa, dato che conferma l'importanza di procedere ad una tempestiva segnalazione e di avviare interventi quanto più rapidi possibili. Profili in merito ai quali sono state realizzate importanti campagne di informazione da parte dell'ufficio del commissario».
Il commissario straordinario Maria Luisa Pellizzari commenta: «Il fenomeno, che si presenta ancora in crescita, vede questo ufficio sempre più impegnato in iniziative di carattere preventivo per migliorare l'efficienza del sistema di ricerca con la collaborazione di tutti gli attori istituzionali e delle associazioni di settore». Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi elogia lo «sforzo costante» nel ritrovamento delle persone scomparse «per il quale ringrazio il commissario straordinario, le prefetture ed i numerosi attori - forze di polizia, vigili del fuoco, protezione civile, centro nazionale del soccorso alpino e speleologo, associazioni di volontariato - che quotidianamente forniscono il loro prezioso contributo al sistema di ricerca delle persone scomparse».
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