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La vicenda

Adriano Piacentini picchiato e rapinato. Il racconto dell'assessore

Aggredito sotto casa da due banditi. Pugni e schiaffi all'amministratore comunale a cui è stato sottratto l'orologio. Due mesi fa una tentata rapina al figlio

Adriano Piacentini picchiato e rapinato. Il racconto dell'assessore

L'assessore al bilancio del Comune di Frosinone, Adriano Piacentini

Era appena sceso dalla sua auto. Parcheggiata nel cortile del condominio in cui vive, nella zona di Corso Lazio. Si è sentito afferrare alle spalle. Colpito con pugni e schiaffi l'assessore al bilancio del Comune di Frosinone, Adriano Piacentini. In due, con il volto coperto, lo hanno scaraventato contro la macchina, immobilizzato, con la testa sul cofano, continuandolo a colpire. Gli hanno sottratto l'orologio e sono fuggiti prima dell'arrivo degli altri condomini richiamati dalle urla.

Attimi di terrore vissuti nella tarda serata di venerdì dall'amministratore comunale. Sull'episodio indagano i carabinieri. Numerosi i messaggi di solidarietà all'assessore. «La paura è stata tanta. Fortunatamente posso raccontare l'episodio - commenta Piacentini - Questi accadimenti evidenziano una problematica sociale. Se continuano a presentarsi, dobbiamo farci una domanda, anche noi politici».

Il racconto
Una serata tranquilla di inizio marzo, si è trasformata in un incubo per l'assessore. «Sono rincasato alle 23.10 - racconta Piacentini - Avevo parcheggiato nel giardino sotto il condominio, quando due persone, con il volto coperto, mi hanno aggredito, colpendomi con pugni sulla testa, sulla schiena e sui fianchi. Ho iniziato a gridare e ho provato anche a difendermi, ma sono stato scaraventato e immobilizzato con la testa sul cofano della macchina. Mi dicevano di stare zitto».

Un'azione durata circa 5 minuti. «Mi hanno preso l'orologio; ho diverse escoriazioni sul polso. Mi usciva anche sangue da una ferita, ma fortunatamente posso raccontare quello che mi è accaduto». I due banditi sono fuggiti a gambe levate. Piacentini è stato soccorso da alcuni condomini che lo hanno sentito gridare. Nel frattempo sono state contattate le forze dell'ordine. Indagini in corso dei carabinieri. Circa due mesi fa anche il figlio di Piacentini ha rischiato di essere rapinato.

In tre lo hanno raggiunto sotto casa nella zona della stazione, ma fortunatamente alcuni amici si sono resi conto di quello che stava accadendo e sono intervenuti, mettendo in fuga i malviventi.
La questione sicurezza è una delle tematiche che continua a tenere banco in diverse zone d'Italia, non risparmiando neppure la provincia di Frosinone. Un vertice si è tenuto venerdì in prefettura dove è emersa una linea condivisa, con l'impegno ad aumentare le telecamere e a sostenere il "controllo di vicinato". Dodici i sindaci al tavolo convocato dal prefetto Ernesto Liguori, proprio su richiesta dei primi cittadini.

Nel corso dell'incontro si è convenuto sulla intensificazione dell'azione preventiva delle forze dell'ordine con servizi di controllo del territorio e con l'impiego di personale anche in borghese, negli orari e nei luoghi maggiormente esposti. Anche il capoluogo ciociaro è finito alla ribalta della cronaca per furti, scippi e azioni violente. E sulla questione sicurezza Piacentini ha evidenziato: «Tali episodi fanno riflettere tantissimo. C'è qualcosa che non funziona, neanche la politica si riesce a tenere la barra dritta su queste tematiche. È un fallimento della politica.

Eventi che si verificano in molte parti d'Italia, ovviamente non solo un Ciociaria». L'assessore porta all'attenzione anche le difficoltà in ambito sociale di molte famiglie, che non riescono a gestire i figli. Ragazzi che si ritrovano in mezzo alla strada a delinquere; disoccupati che non trovano sbocchi. «Bisogna prendere coscienza che siamo arrivati a un punto di non ritorno. La politica deve fare qualcosa».

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