La situazione
23.02.2024 - 13:00
L'immagine di un'assemblea della Società Ambiente Frosinone
Un conguaglio di circa 14 milioni di euro relativo al periodo 2019-2022. Dovranno pagarlo i Comuni, che poi sono i soci della Saf. Ma il passaggio successivo sarà quello della stangata per cittadini, famiglie e imprese, perché i costi finiranno direttamente nella Tari. Certamente la Società Ambiente Frosinone, una volta definiti criteri, parametri e tempi della fatturazione, procederà alle rateizzazioni per i Comuni che conferiscono l'immondizia a Colfelice.
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Le cifre da fronteggiare sono importanti. Per quanto riguarda Frosinone, il totale complessivo del conguaglio è pari a 956.904,59 euro. A Cassino parliamo di 837.066,29 euro. A Sora di 619.861,56 euro. Il presidente della Saf Fabio De Angelis ha inviato una pec dettagliata a tutti i Comuni soci. C'è il conguaglio della tariffa ma pure quello dei benefit. Oltre al recupero di maggiori oneri sostenuti e oltre agli extracosti non compresi in tariffa per l'anno 2019.
La Regione Lazio, con una determinazione del 24 febbraio 2023, ha approvato "l'aggiornamento a consuntivo della tariffa di accesso all'impianto Tmb della Saf spa di Colfelice per l'anno 2020". Con decorrenza 1° gennaio 2020. La tariffa approvata dalla Regione è pari a 161,47 euro a tonnellata, al netto di ecotassa, benefit ambientale ed Iva. I conti sono semplici, perché la Saf nel 2020 ha emesso fatture sulla base di una tariffa di 138,68 euro a tonnellata. Quindi è necessario provvedere alla quantificazione del conguaglio tariffario, che per il 2020 è pari a 22,79 euro a tonnellata e per il 2021 a 23,10 euro a tonnellata. Questi importi vanno naturalmente moltiplicati per i quantitativi conferiti.
Per quanto riguarda il 2022, la tariffa presentata, come riportato nella relazione di gestione al bilancio di esercizio di quell'anno (ed approvata dall'assemblea dei soci) è pari a 204,72 euro a tonnellata. Per sintetizzare: il costo è salito, a tonnellata, da 138,68 a 161,47 e poi a 204,72 euro. Un aumento di 66,04 euro in due anni.
Evidente che il conguaglio influirà sul costo di conferimento per i Comuni. C'è un altro elemento da considerare però: mancano ancora i dati degli anni 2023 e 2024. E quindi la sensazione forte è che sia il conguaglio che la stangata sono destinati ad aumentare. Anche perché già in questo momento la Saf sta pagando una tariffa più alta per lo smaltimento dell'immondizia della provincia di Frosinone in diversi impianti d'Italia.
Ci sono poi altre situazioni da tenere presenti. Per esempio, a seguito del decreto commissariale 15/2005, il conguaglio per il benefit ambientale relativo all'anno 2020 è stato aumentato del 15%. Pertanto, il conguaglio per il 2020 è pari a 11,59 euro a tonnellata, per il 2021 è di 11,64 euro a tonnellata, per il 2022 di 7,56 euro a tonnellata. Scrive la Società Ambiente Frosinone: «Inoltre, a seguito della deliberazione regionale n. 448/2023 si comunica che, per l'anno 2022, la società ha smaltito presso discariche fuori Ato (ndr: Ambito Territoriale Ottimale) il 32,50% del totale complessivo dei rifiuti in uscita. Pertanto, il 5% di maggiori costi sostenuti è pari a 3,33 euro a tonnellata».
Infine, per il 2019 «il conguaglio relativo ai maggiori costi sostenuti per discarica e termovalorizzazione è pari a 4,665 euro a tonnellata, come indicato nella relazione di gestione al bilancio di esercizio 2019 ed approvato dall'assemblea dei soci».
Inutile girarci troppo intorno: a pesare come un macigno sui costi del conguaglio (per i Comuni) e sull'inevitabile stangata attraverso l'aumento della Tari (per cittadini, famiglie ed imprese) è soprattutto la mancanza di una discarica operativa nel territorio. Ormai da anni. Perché questo stato di cose determina che i rifiuti prodotti in provincia di Frosinone (200-230 tonnellate quotidiane) vengono smaltiti fuori dall'Ambito Territoriale Ottimale. In diverse regioni d'Italia e perfino all'estero per una parte. Gli extracosti della tariffa sono comprensivi pure delle spese relative al trasporto. Ma sull'individuazione della discarica da troppi anni si è deciso di non decidere. Non solo in provincia di Frosinone.
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