La pronuncia
04.02.2024 - 18:00
Per gli insegnanti che hanno svolto il militare 12 punti in più nelle Gps
Un anno di servizio militare come un anno d'insegnamento. Per chi lo ha fatto, il servizio di leva vale 12 punti nelle graduatorie provinciali di supplenza. È quanto ha deciso il tribunale di Frosinone.
La decisione è stata adottata esaminando un ricorso presentato da un insegnante assistito dai legali Antonio Rosario Bongarzone e Paolo Zinzi. In pratica, il servizio militare ora viene considerato equivalente a un anno di insegnamento nella scuola pubblica, con benefici estesi anche al personale Ata.
I legali dell'insegnante hanno presentato il ricorso alla sezione lavoro del tribunale di Frosinone, che lo ha accolto con una sentenza in forza della quale al docente viene riconosciuto un anno scolastico aggiuntivo rispetto a quelli già maturati con la carriera. Si tratta di una sentenza sul solco di altri casi simili decisi dai tribunali di Milano e Campobasso, non solo per gli insegnanti ma anche in favore del personale Ata. Il tribunale di Frosinone, infatti, ha ribadito che il servizio militare deve essere considerato un anno di servizio scolastico a pieno titolo, come indicato anche dalla Corte di Cassazione in precedenti pronunce.
Secondo i legali dello studio di ricorsiscuola.it, la giurisprudenza conferma costantemente il valore del servizio militare come anno di servizio scolastico.
La sentenza del tribunale di Frosinone, esecutiva, ribadisce il riconoscimento del servizio militare anche quando non è stato svolto in concomitanza con incarichi scolastici. Cioè il riconoscimento è indipendente dall'impiego contemporaneo nel campo dell' istruzione, per cui il servizio militare è valido anche se svolto in periodi diversi.
Con tale riconoscimento, l'insegnante può godere di diversi benefici, tra cui 12 punti di incremento nella graduatoria provinciale delle supplenze, un anno scolastico aggiuntivo per la ricostruzione della carriera e l'aggiornamento del punteggio nelle graduatorie di istituto.
Tuttavia, per ottenere questo beneficio, che non scatta in automatico, è necessario intraprendere un'azione legale perché il ministero dell'Istruzione lo riconosce solo in seguito a una decisione formale. Ma non solo, anche gli obiettori di coscienza che hanno optato per il servizio civile, in sostituzione di quello militare, possono riscattare l'anno di servizio a fini scolastici.
Il ricorso è possibile per tutto il personale scolastico, inclusi docenti precari e di ruolo, nonché per il personale Ata. Per quest'ultimo, infatti, le condizioni sono le stesse del personale docente.
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