Spazio satira
Il dibattito
28.01.2024 - 16:00
Un'immagine di via Fontana Unica dove in estate è stato smontato il cantiere della pista ciclabile
La mobilità alternativa è da sempre centrale nella linea di governo dell'attuale amministrazione comunale di Frosinone. Temi sicuramente impopolari ma inseriti, sin da subito, tra le priorità del sindaco Riccardo Mastrangeli. Nonostante questo continuano a verificarsi sempre passi indietro. Soprattutto ogni qualvolta si manifesta una possibilità di cambiamento. Piste ciclabili che subiscono modifiche e, nel dibattito degli ultimi giorni, si sono inserite anche le cosiddette Zone 30 o abbassamento dei limiti di velocità.
In questa settimana la giunta ha provato più volte ad approvare un'ordinanza che sarebbe andata ad introdurre, in determinate aree, il limite di velocità a 30 all'ora. Ma senza successo accumulando solo malumori all'interno della stessa maggioranza. È un esempio la presa di posizione del capogruppo consiliare di Forza Italia Maurizio Scaccia manifestando la sua contrarietà alla misura e invitando a fare marcia indietro. L'ipotesi è quella di diminuire la velocità in strade come via Marittima, corso Lazio, via Puccini, viale Grecia, via Fontana Unica, via Mola Vecchia e anche via Le Rase.
La posizione del Pd
«Sulla mobilità questa giunta da mesi sta facendo solo chiacchiere, progetti fumosi e neanche condivisi». Sulla questione è intervenuto anche il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Angelo Pizzutelli. E sulle piste ciclabili ha detto che «al di là dei buoni propositi il sindaco Mastrangeli ha voluto virare e tornare sui propri passi – ha aggiunto Pizzutelli – Abbiamo assistito a piste modificate, bloccate e rimosse in alcuni punti. Segno evidente che questa dichiarata rivoluzione resta uno spot immaginario su carta. Spiace arrivare a questa conclusione soprattutto perché al primo cittadino riconosco una qualità di dialogo. Ma sembra essere ostaggio della propria maggioranza con questi "distinguo". È difficile valutare una proposta oppure un progetto. Perché spesso arrivano più stop all'interno della giunta che dovrebbe governare in virtù soprattutto di un miglioramento della qualità della vita, anche in termini di salute. Le piste ciclabili hanno comportato uno sperpero di denaro e il nascere di comitati cittadini. Questo ha fatto capire che la strada del non dialogo e della mancata condivisione degli obiettivi non paga». Anche sulle Zone 30 «alle opposizione piacerebbe partecipare ai tavoli – ha proseguito – Quando si parla di mobilità cittadina dovrebbe esserci la massima condivisione e un contributo da parte di tutti». Dunque il capogruppo del Pd ribadisce come iniziative inerenti alla mobilità sostenibile restino solo su carta. Poi lancia la sfida: «Invito il sindaco ad organizzare un dibattito pubblico. Non è solo un tema della maggioranza, anzi, sembra che la mobilità sia diventata l'arte del mostrare i "distinguo" anziché del fare. Quindi organizzare un consiglio comunale ad hoc dove ogni gruppo, in modo costruttivo e responsabile comprese le opposizioni, possa fare proposte e ragionare insieme su queste novità che arrivano dall'Europa. Bisogna cercare di trovare una sintesi e il Pd avanzerà le proprie proposte».
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