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Il dibattito

Velocità ridotta, ecco la mappa di tutte le aree

Via Marittima, viale Grecia, Corso Lazio, via Puccini e altre aree: dove potrebbero scattare i limiti. Il sindaco Mastrangeli sta valutando di intervenire in sede di giunta con un'ordinanza

via puccini

L'area del cantiere di via Puccini di Frosinone

Non chiamatele "Zone 30". Perché in realtà l'intenzione del sindaco Riccardo Mastrangeli è quella di prevedere dei limiti di velocità (30 chilometri orari) in determinate aree della città. Quelle dove ci sono scuole, chiese, ospedali e cliniche e dove si verificano più incidenti stradali. Fatto sta che oggi in Giunta si dovrebbe nuovamente parlare del tema. Nei giorni scorsi per due volte l'argomento è stato affrontato, ma non si è proceduto mai a deliberare.

Ma perché sarebbe improprio parlare di "Zone 30"? Perché questa opzione è già prevista nel Piano urbano del traffico e il primo cittadino ha fatto più volte riferimento ad una delibera del 2014. Fermo restando che in ogni caso le "Zone 30" non sono state attivate, appare chiaro che qualora si volessero prevedere anche in altre aree del territorio urbano sarebbe necessario sottoporre la questione all'attenzione del consiglio comunale. E questo vorrebbe dire allungare i tempi. Non solo: considerando le fibrillazioni che si sono registrate sulle misure del Piano urbano della mobilità sostenibile, il voto in aula rappresenterebbe una variabile da "tripla". Potrebbe succedere qualunque cosa.

Mentre invece definire dei limiti di velocità è un provvedimento che può essere adottato dalla Giunta con un'ordinanza. Ma dove potrebbero essere previsti limiti di velocità, fino a 30 chilometri orari? Sul tavolo di Riccardo Mastrangeli una "mappa" esiste. Per esempio in via Marittima, vale a dire nel lungo tratto che va dalla fine di via don Minzoni fino alla rotatoria del Campo Sportivo. Ma anche Corso Lazio, viale Grecia. Il concetto è quello di limitare la velocità nelle zone dove ci sono molte intersezioni. E dove è più alto il tasso di incidentalità.

Inoltre un limite di velocità del genere potrebbe riguardare anche via Puccini, dove ci sono sia la scuola media Pietrobono che il cantiere della pista ciclopedonale con i cordoli che vanno rimossi. Per poi proseguire con la pista ciclabile a raso. Le disposizioni sui limiti di velocità potrebbero riguardare anche via Fontana Unica. E forse la strada di collegamento tra via Pierluigi da Palestrina e via Le Rase.

Una situazione che Riccardo Mastrangeli sta analizzando da tempo e che intende condividere con l'intera giunta comunale. Allo stesso tempo però il sindaco è consapevole che c'è pure un aspetto "politico", riferibile agli umori di una maggioranza spesso con i nervi scoperti su misure di questo tipo. Stiamo parlando di una decina di strade nelle quali potrebbero entrare in vigore i limiti di velocità sopra descritti. Si tratta peraltro di una tematica di grande attualità considerando la situazione del Comune di Bologna. Altro elemento da considerare è l'impatto di provvedimenti del genere nei quartieri. Come è successo in occasione della realizzazione delle piste ciclabili. Indubbiamente gli aspetti da considerare sono tanti. Tra i più importanti c'è quello dell'estensione territoriale di misure del genere. In altri termini: in quanta parte del territorio comunale verrebbero applicati questi limiti?

Poi c'è l'aspetto dei controlli finalizzati a rilevare la velocità dei veicoli: autovelox, telelaser e altri strumenti del genere. Il che naturalmente comporta anche delle spese. Si parla di circa 50.000 euro. Inoltre occorrerebbe impiegare del personale per effettuare le verifiche. Sulle misure riguardanti la mobilità urbana Mastrangeli è stato sempre molto chiaro: si va avanti con quanto stabilito e contenuto nel programma. Ha detto a Ciociaria Oggi: «Abbiamo una visione precisa del capoluogo, che abbiamo rappresentato ai cittadini con il programma della campagna elettorale 2022. In maniera chiara. Un programma sottoscritto da tutti gli eletti nel centrodestra. Nelle liste che mi hanno sostenuto quindi. In quel programma si parla di come salvaguardare la salute dei cittadini (le misure di mobilità urbana). Ma si parla anche di ambiente». La bussola rimane questa.

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