Spazio satira
L'iter
09.01.2024 - 14:00
La sala interna del teatro Nestor
I lavori di riqualificazione del teatro comunale "Nestor" prenderanno il via in primavera, tra marzo e aprile. Ancora tanti i passaggi burocratici da compiere prima di arrivare alla consegna dei lavori in favore della ditta provvisoriamente aggiudicataria, la "Unyon Consorzio Stabile Scarl". Innanzitutto, bisogna liberare le sale dagli arredi, dalle suppellettili e da tutto il materiale oggi presente che non è interamente di proprietà comunale.
Questa mattina, infatti, il Comune di Frosinone, per il tramite dell'assessore ai lavori pubblici Angelo Retrosi si è interfacciato con la curatela fallimentare, da cui nel 2014 ha acquistato per la cifra di 640.000 euro la struttura, per capire come gestire questa fase di sgombero. Discorso analogo dovrà, poi, essere intavolato con chi ha gestito la struttura fino alla chiusura su quanto di sua proprietà. Nel frattempo si dovrà procedere al completamento delle attività di verifica dei requisiti dell'aggiudicatario provvisorio, si dovrà procedere all'aggiudicazione definitiva della gara d'appalto e alla firma del contratto dei lavori.
Adempimenti che richiedono non 15 giorni, ma un orizzonte temporale ben più ampio per il completamento, tanto che quello della prossima primavera è ritenuta una scadenza plausibile dal settore tecnico. Per i lavori, una volta iniziati, occorreranno 27 mesi, più di due anni per avere il "nuovo" teatro "Nestor". Sul piatto della bilancia ci sono 5,5 milioni di euro per la riqualificazione del teatro comunale (fu la seconda amministrazione Ottaviani a ottenere 8 milioni per la struttura da viale Mazzini nell'ambito dei fondi dedicati al Pnrr).
Il risultato atteso riguarda sostanzialmente, il completamento della sala principale (De Filippo) in ogni sua parte (in modo da renderla immediatamente fruibile), degli spazi comuni, dei servizi e degli spazi tecnici. Per le altre 6 sale, si prevede una rifunzionalizzazione con la riorganizzazione della sala Germi per ospitare eventi ed attività culturali (sala incontri, caffè letterario, ecc.); riorganizzazione della sala Loy e della Sala Troisi per trasformarle in laboratorio teatrale, sala per il multiworking, sala eventi, ecc.; conservazione delle 3 sale al piano -2 (Fellini, De Sica e Mastroianni) come sale cinema con un livello tecnologico in linea con le più moderne tecnologie audio-video.
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