Spazio satira
Il caso
05.01.2024 - 13:00
Un'immagine del traffico dei giorni scorsi in zona De Matthaeis nonostante i divieti FOTO MASSIMO SCACCIA
Nonostante le continue ordinanze la centralina Arpa dello Scalo ha registrato un altro sforamento da polveri sottili. Mercoledì 3 gennaio è stato il terzo giorno del nuovo anno nel quale si sono oltrepassati i limiti di legge con i valori a 58 microgrammi per metro cubo rispetto ai 50 consentiti.
E in città è scattata l'ennesima ordinanza, la quarta in meno di quindici giorni. I divieti sono sempre gli stessi e saranno in vigore da oggi fino all'8 gennaio (dalle 8.30 alle 19.30): limitazioni a circolare nelle strade interne per i veicoli di classe emissiva Euro 2, 3 e 4 diesel (fino a Euro 3 per i veicoli commerciali) e fino a Euro 3 per i mezzi a benzina (fino Euro 2 per i veicoli commerciali); è vietato accendere generatori di calore alimentati a biomassa legnosa (in presenza di riscaldamento alternativo); divieto di utilizzo dei camini a legna e limite a diciannove gradi (con tolleranza di due) per le temperature medie nelle abitazioni e negli esercizi commerciali. Infine, per tutti i veicoli è vietato sostare con il motore acceso. Per tutti i dettagli è possibile consultare il provvedimento sul sito del comune cliccando qui.
La nuova ordinanza, inoltre, specifica la parte relativa al perseguimento delle violazioni da parte della polizia locale. Una novità da non sottovalutare rispetto alle precedenti. Nei giorni scorsi, infatti, i controlli sono stati inesistenti. Quindi da oggi qualcosa dovrebbe cambiare e chissà se verrà elevata anche la prima contravvenzione. Di certo darebbe un segnale nella lotta contro quel nemico invisibile che continua a provocare danni alla salute.
La posizione dei medici
«Purtroppo è riconosciuto che le polveri sottili vanno a modificare il nostro dna e anche se oggi non vediamo effetti non significa che non avremo problemi un domani – afferma la dottoressa Teresa Petricca, pneumologa, membro dell'associazione medici di famiglia per l'ambiente e consigliere comunale di maggioranza – Nell'ultimo periodo abbiamo notato un aumento di pazienti con patologie croniche come broncopatia nei bambini che hanno crisi di asma. Stesso discorso per gli anziani». Dunque cosa fare? «A mio avviso va fatto di tutto per chiudere la Monti Lepini al traffico dei mezzi pesanti – aggiunge la dottoressa – Poi mancano controlli ferrei su chi, ad esempio, utilizza il camino non come prima fonte di riscaldamento.
Inoltre serve una formazione capillare e dovrebbe far parte proprio del compito del Comune predisporre progetti continui di sensibilizzazione nelle scuole. Noi medici e membri del consiglio vogliamo essere di aiuto all'amministrazione e alla collettività, un valore aggiunto per un problema che deve essere risolto e portato avanti. Infine, abbiamo notato che sulla questione dell'inquinamento non intervengono le voci che dovrebbero. Perché la Asl non pubblica un avviso invitando le persone più fragili a non uscire di casa? Nessuna dichiarazione neanche dall'Ordine dei medici nonostante viviamo in una situazione di emergenza».
Controlli degli impianti termici
Il traffico, come si sa, non è l'unica fonte di inquinamento. A chi spetta, per esempio, il controllo delle caldaie? È l'Agenzia provinciale per l'energia (Apef) che si occupa delle verifiche nei territori con una popolazione inferiore a 40.000 abitanti. Frosinone non vi rientra ma il Comune ha comunque affidato le verifiche all'agenzia. Al momento si sta provvedendo a realizzare il catasto degli impianti termici.
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