Spazio satira
La novità
05.01.2024 - 10:00
L'assessore al Lavoro, Università, Scuola, Formazione, Ricerca, Merito Giuseppe Schiboni
Accorpamenti dovevano essere e accorpamenti, inevitabilmente, sono stati. È stata approvata ieri, infatti, nella giunta presieduta da Francesco Rocca, la deliberazione concernente il "Piano Regionale di Dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche per l'anno scolastico 2024/25".
L'atto è stato definito tenendo conto dei piani provinciali per la riorganizzazione della rete scolastica pervenuti alla direzione regionale competente, delle proposte di accorpamento degli istituti scolastici del territorio formulate dall'Ufficio scolastico regionale per il Lazio, dei parametri indicati dal decreto ministeriale in materia e, infine, da quanto introdotto con il Decreto Milleproroghe 2024 approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 dicembre 2023 che consente, nel Lazio e per il solo anno scolastico 2024 - 25, di intervenire con una riduzione di 20 autonomie scolastiche invece delle 37 inizialmente previste.
Le procedure di dimensionamento salvaguardano l'autonomia delle istituzioni scolastiche ubicate nelle piccole isole, nelle zone particolarmente isolate e nei territori del cratere sismico del 2016 e non modificano l'identità storico culturale e territoriale delle istituzioni scolastiche coinvolte comportando unicamente lo spostamento delle sedi di dirigenza. Tutti i plessi scolastici rimarranno, infatti, funzionanti e operativi nei territori in cui sono collocati.
Nello specifico gli interventi di riorganizzazione della rete scolastica, così come definiti nella deliberazione, prevedono l'istituzione di 2 (all'inizio dovevano essere 3) nuovi istituti comprensivi nella provincia di Frosinone frutto di accorpamenti, l'istituzione di un nuovo istituto di istruzione superiore nella provincia di Latina, di un nuovo istituto comprensivo nella provincia di Rieti e di uno nella provincia di Viterbo, e di 15 interventi nella Città metropolitana di Roma Capitale.
«È stata una scelta complessa, sotto alcuni aspetti drastica, figlia di un iter complicato segnato da tempi contingentati e dettami ministeriali in costante evoluzione che ci hanno imposto di rispondere a quanto previsto dal quadro normativo nazionale nonché alla comunicazione della Corte Costituzionale impedendo un maggiore livello di partecipazione con tutti i territori e i soggetti interessati – ha spiegato l'assessore al Lavoro, Università, Scuola, Formazione, Ricerca, Merito, Giuseppe Schiboni - La delicatezza e rilevanza del tema trattato ci ha portato a lavorare con estrema determinazione e precisione nell'ottica di organizzare un'offerta formativa complessiva equilibrata e sempre più funzionale ad una efficace azione didattico-educativa tenendo conto delle soluzioni più adeguate al soddisfacimento delle esigenze del territorio e dell'utenza».
Per la provincia di Frosinone i due nuovi istituti comprensivi di cui si fa cenno nella delibera sono frutto dell'accorpamento dei due comprensivi di Piglio e Serrone da una parte e di due comprensivi di Monte San Giovanni Campano. La perdita dell'autonomia non significa chiusura delle scuole. Gli alunni, nel prossimo anno scolastico, continueranno a recarsi negli edifici dove già quotidianamente stanno andando oggi con la differenza che il dirigente scolastico sarà condiviso con altri istituti. Le decisioni della Regione sono state necessitate considerato che c'erano delle direttive governative da rispettare sulle quali, tra l'altro, la Corte Costituzionale si era espressa dando, sostanzialmente, il via libera.
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