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Traffico in città

Nuovi sforamenti. Smog, ordinanze e zero controlli

Il 2024 si apre con due giorni oltre i limiti. Il Comune ha emanato l'ennesimo provvedimento. Però le auto inquinanti continuano a circolare senza essere sanzionate

traffico frosinone

Alcune immagini del traffico di ieri con le auto soggette a limitazioni FOTO MASSIMO SCACCIA

Se da un lato il Comune di Frosinone tenta (invano) di limitare l'inquinamento, dall'altro c'è la centralina Arpa dello Scalo che continua a registrare sforamenti di polveri sottili. Così il 2024 si è aperto con due giorni su due di superamento del limite previsto a 50 microgrammi per metro cubo. Il 2 gennaio il valore è stato di 58, mentre il primo la centralina è schizzata a quota 97 dopo i 133 del giorno prima, dato peggiore di tutto il 2023. Insomma, lo smog ormai è fuori controllo un po' ovunque.

E mentre in metropoli come Roma il Campidoglio invita le persone più a rischio a restare a casa e ad evitare soprattutto di camminare in strada, a Frosinone si continuano ad emanare ordinanze, prive di utilità, che vorrebbero limitare il traffico alle auto vecchie e inquinanti. E regolare la temperatura interna di case ed esercizi commerciali a diciannove gradi. Ad oggi siamo arrivati a quota tre provvedimenti emanati ma senza vedere di fatto alcun effetto benefico per l'ambiente. Le auto soggette a ordinanza continuano a circolare all'interno della città senza essere controllate. Perché?

Sembrerebbe che tutte e tre le ordinanze presentino un'ambiguità per quanto riguarda la parte relativa alla possibilità di verificare ed elevare contravvenzioni. Senza specificare la motivazione di una possibile violazione. Insomma, un bel po' di confusione anche in considerazione del fatto che la delibera sulla domenica ecologica del 19 novembre 2023 prevedeva espressamente la possibilità di sanzionare in riferimento all'articolo 7 del codice della strada.

Nei giorni scorsi c'era stata la forte critica di Legambiente che, a fronte appunto della totale assenza di controlli sul rispetto delle ordinanze, invitava il Comune a fermare le auto che non potrebbero circolare. In modo – insisteva Legambiente – da fare quantomeno informazione se non si vogliono elevare contravvenzioni.
Dure anche le parole del segretario dei Giovani Democratici del circolo di Frosinone Lorenzo Vellone. «Nel capoluogo lo smog è aumentato – evidenzia – Nel 2022 gli sforamenti dei valori previsti dalla normativa sono stati 61, nel 2023 invece siamo arrivati a 70. Per non parlare dello scorso dicembre, solo quattro i giorni "puliti".

Il problema diventa sempre più grave ma la risposta sembra essere sempre e solo il blocco del traffico. Ci chiediamo come sia possibile che l'unico rimedio possa essere bloccare il traffico (peraltro senza opportuni controlli), una misura emergenziale che comunque non contribuisce ad abbassare l'inquinamento nel medio e lungo termine».

«Ridurre il limite a 110 km/h sulle autostrade – prosegue Vellone – incentivare l'uso del trasporto pubblico locale (durante le vacanze molti comuni hanno, per intere giornate, reso gratuito il Tpl), istituire un servizio di bike sharing, chiudere il traffico ai mezzi pesanti, incentivare ammodernamenti e sostituzioni degli impianti termici tramite contributi, queste sono solo alcune delle idee che messe in atto, già nel breve termine, potrebbero aiutarci a migliorare sostanzialmente lo stato di salute della nostra città. Invece il Comune (più che agire) reagisce a questi livelli spaventosi di inquinamento con blocchi sparsi provenienti da normative regionali. L'ennesimo insuccesso di questa amministrazione di centrodestra: non riuscire a ridurre concretamente l'inquinamento cittadino».

Dunque, continua a mancare una visione di futuro con soluzioni concrete e innovative per risolvere definitivamente il problema dell'inquinamento. O meglio restano ancora delle ipotesi troppo lontane dalla quotidianità.

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