Spazio satira
Il bilancio
02.01.2024 - 19:00
La centralina Arpa per la rilevazione delle polveri sottili di via Puccini ha registrato numeri peggiori nel 2023 rispetto al 2022
Il 2023 si è chiuso all'insegna delle polveri sottili. Il 31 dicembre la centralina Arpa con i dati peggiori è risultata Frosinone Scalo con 133 microgrammi per metro cubo contro un valore massimo di 50. E si è trattato del valore più alto di tutto l'anno appena concluso (superati anche i 125 del 19 dicembre). Ma anche a Cassino (109) e Ceccano (96) non si è respirato meglio. A Frosinone Scalo l'anno si è chiuso peggio del 2022, e questo già lo si sapeva: 70 gli sforamenti del 2023 contro i 61 dell'anno precedente. Peggiora anche Cassino, che termina a 64 contro i 56 di dodici mesi prima. Si migliora Ceccano, ma resta la centralina con le cifre peggiori di tutto il Lazio: 84 gli sforamenti in tutto il 2023, dieci in meno nel confronto sull'anno precedente.
In quest'ultimo periodo, hanno sicuramente inciso le particolari condizioni climatiche, con piovosità e ventilazione assenti, che non hanno facilitato la dispersione degli inquinanti. Sotto accusa, come sempre i riscaldamenti domestici e le biomasse, ma anche il traffico veicolare, nonostante la doppia ordinanza emanata a Frosinone per impedire la circolazione ai veicoli più inquinanti, con tanto di accese polemiche per la totale mancanza di controlli.
I dati sull'inquinamento, dopo un periodo di miglioramento (anche a causa delle restrizioni per il Covid-19), segnano una nuova preoccupante inversione di tendenza. Negli ultimi anni Ceccano ha segnato 81 sforamenti nel 2019, 87 l'anno dopo, 71 nel 2021, poi 94 e ora 84, Frosinone Scalo era a 82 nel 2018, a 68 nel 2019, quindi a 77 nel 2020, a 55 nel 2021 e poi a 61 e a 70 nel biennio a seguire. È stato nel 2016 che, per la prima volta, la centralina di Frosinone bassa ha chiuso sotto quota cento sforamenti, a 85. Il record assoluto di 140 violazioni, risalente ormai al 2006, si può dire inarrivabile.
Cassino aveva 59 violazioni del 2019 per salire a 62, ridiscendere a 56 e riposizionarsi a 64. Le altre centraline hanno segnato 27 sforamenti a Ferentino nel 2019, 43 l'anno dopo, 28 nel 2021, 39 l'anno dopo e ora 26. A viale Mazzini, invece, il 2019 era finito con 21 violazioni, diventate 29 l'anno dopo e ridiscese a 16 nel 2021, stesso numero del 2023, nel mezzo le 21 del 2022. Nello stesso periodo Alatri ha avuto 14, 25, 12, 16 e ancora 12 sforamenti, Anagni 3, 4, 9, 6 e ora 17. Fontechiari 2, 0, 5, 1 e ancora 0.
Frosinone Scalo ha chiuso dicembre a una media di 69 microgrammi per metro cubo per le polveri sottili, il dato peggiore dopo i 59 di gennaio. La media annua cresce da 30 a 32 microgrammi per metro cubo ma resta sotto il livello di 40, il limite consentito come media nell'arco dei dodici mesi. Ceccano chiude a 39 così come l'anno precedente. Mentre Cassino è a 34, anche qui in linea con il dato dell'anno precedente. Quasi stabile, invece, Frosinone alta, da 24 a 23.
Peraltro, negli anni passati Ceccano aveva raggiunto una media annua di 47 nel 2015 e di 43 nel 2016, poi progressivamente scesa a 40, 37 e 37 salvo risalire a 39 nel 2020, per poi continuare con il sali e scendi. Andamento non dissimile a Frosinone dove, in tempi più recenti, la media è scesa più velocemente che a Ceccano. Lo Scalo chiudeva a 50 microgrammi per metro cubo il 2015, per poi toccare quota 43, 39, 41 e 34 fino al 2019, quindi risalire a 36 nel 2020 e nuovo calo a 36 e 30 negli ultimi due anni fino all'ulteriore rialzo a 32. Cassino, invece, nel 2015 era a 40, quindi deciso ribasso fino a 25, soglia registrata nel 2017 e 2018, quindi 32 e poi numeri simili con 36, 35 e 34 tra il 2020 e il 2022. Viale Mazzini nel 2015 era a 33, ma negli ultimi anni è rimasta stabile tra 24 e 23. Va detto che secondo le indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità non si dovrebbero oltrepassare i 20 microgrammi per metro cubo annui.
Per quanto riguarda il Pm 2,5 (la media annua da non superare è 25) Frosinone alta era a 26 nel 2015 ma poi è scesa tra 19 e 17 fino al 2019 per poi risalire a 18 nel 2020, calare a 16 nel 2021, crescere di nuovo con 17 nel 2022 e scendere a 14 nell'anno appena passato. Fontechiari ha chiuso a 10 non lontano dal 9 del 2020. Ferentino, invece, l'anno appena trascorso l'ha archiviato a 19 (contro i 20 dell'anno prima e ai 21 del 2020) come nel 2019 e 2021.
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