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Il caso

Inchiesta sul figlio di Verdini. Tra gli indagati anche il ciociaro Luca Cedrone

L'alto dirigente di Anas nel mirino della Procura di Roma. L'accusa è di aver favorito alcune imprese interessate ad appalti milionari in cambio di raccomandazioni

guardia di finanza

C'è anche l'ingegnere atinate Luca Cedrone, 50 anni, funzionario dell'Anas, tra gli indagati dell'inchiesta condotta dalla Guardia di finanza e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma che ha portato agli arresti domiciliari Tommaso Verdini, figlio dell'ex deputato Denis Verdini, anche lui iscritto nel registro degli indagati.

Il Gip del tribunale della capitale, Francesca Ciranna, ha disposto la detenzione domiciliare anche per altre quattro persone coinvolte nella rete di consulenze e appalti milionari per la quale si ipotizzano, a vario titolo e a seconda delle posizioni, i reati di corruzione, traffico di influenze illecite, turbata libertà degli incanti e turbativa d'asta. Si tratta dei consulenti Fabio Pilleri, Antonio Samuele Veneziano, Stefano Chicchiani e Angelo Ciccotto.
Per l'ingegner Cedrone e per un altro dirigente Anas, Paolo Veneri, il Gip ha invece disposto la sospensione per un anno dallo svolgimento dell'attività svolta in Anas Spa Gruppo Fs Italiane. Sono accusati di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio.

Secondo l'impianto accusatorio sostenuto dai pm capitolini, la società Inver avrebbe facilitato alcune imprese nella partecipazione ad appalti banditi dall'Anas attraverso l'accesso a informazioni riservate. In particolare, i funzionari Anas avrebbero fornito alle ditte interessate documenti riservati, in qualche caso avrebbero contattato i componenti delle commissioni di gara per garantire alle società in questione l'affidamento dei lavori di rifacimento di numerose gallerie per un importo totale di circa 180 milioni di euro. In cambio i funzionari avrebbero ottenuto l'intervento dei consulenti finiti ora agli arresti domiciliari per ottenere avanzamenti di carriera o conferme nelle posizioni dirigenziali e conferme in posizioni apicali di Anas Spa. I reati contestati agli indagati si riferiscono al periodo che va dal luglio 2021 all'aprile scorso.

Nell'ordinanza di applicazione delle misure cautelari personali, il Gip scrive di Cedrone e Veneri: "entrambi mettono a disposizione le loro funzioni per favorire gli imprenditori assistiti attraverso la Inver da Fabio Pilleri, Tommaso e Denis Verdini, incontrandosi in luoghi non istituzionali con questi ultimi e, in alcune occasioni, con gli imprenditori clienti della Inver, forniscono ai soci della Inver informazioni riservate e documenti interni su gare ancora non pubblicate, si attivano per individuare soluzioni o pareri in favore degli imprenditori per gare in corso di svolgimento, accettando quale contropartita dal Verdini e dal Pilleri raccomandazioni ed interventi presso vertici politici ed istituzionali che ne favoriscano la camera".

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