Spazio satira
La fotografia
30.12.2023 - 12:00
L'ospedale "Santa Scolastica" di Cassino
Il picco influenzale e l'impennata dei Casi Covid stanno mettendo a dura prova il Santa Scolastica, letteralmente preso d'assalto. Anche ieri, come già si era verificato una decina di giorni fa, i numeri dei pazienti in attesa è salito in poche ore: oltre cinquanta le persone in attesa nel pomeriggio di ieri con persone in attesa di una visita dalle 8.30 della mattina. Cifre ben note agli operatori che ogni giorno si trovano ad affrontare criticità di ogni genere e che nell'ultimo periodo stanno gestendo numeri record. Così come accaduto pure ieri, con numeri "lievitati" in poche ore: persone in attesa di un ricovero, altre di nuovi accertamenti, altre ancora del risultato del tampone. Sistemati su letti posizionati lungo entrambi i lati dei corridoi, su barelle e persino sedie di plastica.
Stessa fotografia di quanto già denunciato l'altra settimana, con l'aumento imponente dei pazienti con gravi sintomi legati all'influenza stagionale. Una influenza molto aggressiva, che sta comportando conseguenze serie per anziani e persone fragili. Ma tra quei corridoi anche persone giovani e disabili. Una situazione difficile, in cui infermieri, medici e Oss (sempre sottodimensionati) cercano di muoversi più velocemente possibile per garantire - solo grazie alla loro abnegazione - un concreto aiuto ai pazienti.
Non va dimenticato, poi, che in questa analisi vanno inserite anche le urgenze, come quelle legate ad esempio ai feriti negli incidenti stradali: basti ricordare che il Santa Scolastica, per bacino di utenza, è la seconda struttura del basso Lazio servendo tre regioni e quattro province. Con un'autostrada tra le più trafficate e una rete di piccole e medie aziende molto estesa: numeri che parlano da soli.
La carenza di posti e soprattutto la mancanza di personale hanno messo ancora una volta in stand-by il sistema di primo intervento. A puntare molto su questo nei giorni scorsi era stato Carmine Di Mambro, attivista per la buona sanità in provincia, da sempre in prima linea affinché sia garantito il rispetto dei diritti dei pazienti e già consigliere comunale di Cassino. «C'è bisogno di un lavoro di squadra tra regione Lazio, Asl e conferenza dei sindaci affinché il nostro ospedale venga tutelato sotto ogni aspetto e venga potenziato» aveva detto. Una posizione più attuale che mai.
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