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La povertà non va in vacanza. Le iniziative della Caritas diocesana

Diverse le iniziative proposte dalla Caritas diocesana che, per il periodo delle festività, si sono aggiunte ai servizi sempre attivi

La povertà non va in vacanza. Le iniziative della Caritas diocesana

Un momento del pranzo di Natale organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio nella chiesa della Santissima Annunziata di Frosinone

La solidarietà e l'altruismo non chiudono per ferie. Tanto più nel periodo natalizio, quando, se possibile, chi è solo o in difficoltà avverte maggiormente il bisogno di una mano tesa. Lo sanno bene i volontari della Caritas diocesana di Frosinone-Veroli-Ferentino che, anche quest'anno, hanno proposto nei giorni delle festività natalizie una serie di iniziative per continuare a stare vicino a chi ne ha più bisogno.

«I servizi per i poveri non vanno in vacanza – spiega il direttore della Caritas diocesana Marco Toti – Un presidio di accoglienza c'è sempre. Tutti i giorni le Caritas parrocchiali, i centri di ascolto e la mensa, come anche i dormitori, sono in funzione. A volte si pensa che nei periodi di festa si fermi tutto ma purtroppo tante persone non hanno una famiglia, una casa in cui tornare – aggiunge – quindi non si possono chiudere i luoghi nei quali sono ospitate».

Tra le iniziative organizzate per il periodo natalizio, sabato 16 dicembre c'è stata la raccolta alimentare, che ha visto decine di volontari impegnati in tutti i paesi della diocesi, anche quelli più piccoli o lontani dal capoluogo.
«In ambito cittadino – spiega Toti – è più facile organizzare esperienze di questo tipo, ma anche nei centri più remoti o isolati questa esperienza diventa un'opportunità per donare, da parte di molte persone, e per ricevere, da parte di chi ha bisogno. E questo è un segnale che la solidarietà va oltre la dimensione urbana, di paese o di piccolo centro».

Sono sempre molti i volontari che partecipano a questa attività e anche quest'anno la risposta è stata significativa, soprattutto da parte di tanti giovani delle scuole superiori di Frosinone, Veroli e Ferentino. In ogni parrocchia c'è un centro di raccolta e distribuzione alle famiglie e quello che è stato raccolto nella giornata del 16 dicembre è stato distribuito nella settimana che ha preceduto il Natale. «I generi alimentari raccolti – commenta Toti – diventano, quindi, anche un dono natalizio per tante famiglie».

Altra esperienza molto significativa di questo periodo è il pranzo di Natale (25 dicembre quindi) per i poveri organizzato a Frosinone e a Ferentino dalla Comunità di Sant'Egidio. Si è tenuto nel capoluogo nella chiesa della Santissima Annunziata e a Ferentino nella chiesa di San Francesco. «È un'esperienza bella, significativa, un segno tangibile, anche nel giorno di Natale, di contatto e di condivisione – continua il direttore – E oltre a queste iniziative ci sono tante realtà associative, tanti gruppi che propongono occasioni di incontro, di scambio, di ritrovo in questo periodo per dare compagnia a chi si sente solo».

Quella della Caritas è un'attività quanto mai necessaria in questi anni in cui si sta assistendo a un progressivo impoverimento delle famiglie. Come si legge nel rapporto dell'Osservatorio Caritas presentato nei giorni scorsi, sui dati relativi al 2022, emerge che Frosinone ha risentito particolarmente della crisi occupazionale dell'ultimo decennio. Un quadro, questo, che è stato aggravato dalle più recenti crisi, sanitaria prima ed energetica poi, che ha prodotto una saturazione dei servizi.

Complessivamente nelle Caritas parrocchiali della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, nel 2022, sono state aiutate 1.903 famiglie per un totale di 5.994 persone. Sempre nello stesso anno 2.205 famiglie hanno chiesto aiuto nei nove centri di ascolto presenti nella diocesi, 320 persone hanno usufruito di quelli in carcere, 360 della mensa per i poveri e 89 dei dormitori. Come emerge dal rapporto, gran parte delle richieste hanno riguardato beni, servizi materiali o pagamenti di utenze energetiche.

È emersa, inoltre, nel corso dell'anno un'ampia richiesta di supporto per l'ottenimento di sussidi pubblici, di cui in molti non sono a conoscenza, pur rientrando tra gli aventi diritto. «Spesso – si legge nel documento – le persone che vivono un disagio, specialmente se per la prima volta, non conoscono la gamma di sussidi o di servizi già presenti e disponibili e necessitano, quindi, di un servizio di segretariato sociale e di orientamento alle risorse a cui potrebbero accedere».

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