Spazio satira
La proposta
24.12.2023 - 16:00
"Biblioteca di Pico: time gate sul Borgo letterario". Questo il titolo del progetto per il quale il Comune di Pico ha ottenuto un finanziamento da 200.000 euro, piazzandosi primo nella graduatoria relativa al bando regionale "Luoghi della Cultura del Lazio".
Il progetto prevede interventi volti al miglioramento di accessibilità e fruibilità, con attenzione per le persone con disabilità fisica, sensoriale e cognitiva. Il nuovo percorso sarà, inoltre interattivo e prevede un'infrastruttura tecnologica in mixed reality e un "interactive immersive voice", cioè un percorso audio immersivo collegato alla infrastruttura interattiva. Per la presentazione di questa e altre iniziative in fase di realizzazione è in programma un incontro pubblico.
Entusiasta l'associazione Ecomuseo Argil, al centro di un costante impegno per la valorizzazione del territorio.
«La notizia è motivo di particolare soddisfazione poiché, risulta che a fronte delle 159 istanze presentate – spiegano dall'Ecomuseo – soltanto 26 proposte sono state ammesse a finanziamento sull'intero territorio regionale con il primo posto in graduatoria e miglior punteggio ottenuto dal progetto della biblioteca di Pico. Al secondo e terzo posto a pari merito il progetto del comune di Arce. È stata inoltre pubblicata la graduatoria relativa al bando Piccoli comuni a vocazione turistica – proseguono – Come sapevamo le risorse erano poche ma è comunque grande la soddisfazione di rientrare tra le richieste ammissibili, insieme a pochissime altre della provincia di Frosinone. Questo risultato dovrebbe aiutare a riflettere sulla necessità di cambiare approccio, se vogliamo raggiungere buoni risultati per il territorio».
Un progetto questo, fortemente voluto dalla delegata a turismo e cultura Milvia Carnevale, già assessore nella passata consiliatura, che, per conto dell'amministrazione comunale, ci tiene a ringraziare tutti i progettisti che si sono attivati per l'elaborazione della proposta e gli uffici interni per il supporto fornito nell'attività di preparazione degli atti amministrativi.
Tale iniziativa si inserisce in un più ampio progetto volto alla costruzione di una strategia territoriale e a una progettazione unitaria di rigenerazione urbana, culturale e sociale a medio e lungo termine. In collaborazione con i consulenti esterni di LazioInnova, infatti, il Comune di Pico ha partecipato al primo laboratorio sperimentale sul turismo del tipo Living Lab della regione Lazio, con un ampio partenariato pubblico e privato con capofila l'associazione Ecomuseo Argil.
Tra gli importanti risultati raggiunti, poi, la vincita del bando regionale per i piccoli comuni "Un paese ci vuole 2021", con il progetto "Pico: Spazi Attivi", l'elaborazione del progetto "Pico, Natura e Letteratura" nell'ambito dell'avviso pubblico del ministero del Turismo rivolto ai piccoli comuni a vocazione turistica, con il coordinamento di Synergo Impresa Sociale, una cooperativa di esperti di progettazione territoriale e costruzione di relazioni di fiducia all'interno di reti complesse. Altro obiettivo centrato, infine, l'accreditamento della casa natale di Tommaso Landolfi tra le dimore storiche del Lazio.
Il percorso di progettazione partecipata si pone come obiettivo l'identificazione e il consolidamento dell'identità territoriale, partendo proprio dalla figura di Tommaso Landolfi. Lo scrittore a cui Pico ha dato i natali è stato ispirato dal borgo, così come dal contesto paesaggistico in cui è inserito, in numerosi suoi scritti. In tale ambito progettuale, la sostenibilità non è intesa solo dal punto di vista ambientale, ma anche in termini sociali e culturali, grazie al coinvolgimento della comunità locale e dei vari stakeholders presenti sul territorio, tutti parte di un processo di co-partecipazione, il cui fine è riappropriarsi e scovare nuovi significati condivisi.
«L'intento è rendere Pico una destinazione turistica e, al contempo, un centro culturale ibrido – sottolineano dall'Ecomuseo Argil – un polo attrattivo virtuoso in cui poter stimolare la partecipazione della comunità, in cui dare vita a progetti ed eventi dal forte impatto culturale e sociale, nonché un luogo dove potranno prendere forma nuove idee imprenditoriali. Il progetto non si rivolge soltanto alla nicchia di persone interessate al personaggio di Tommaso Landolfi e all'ambito letterario quale unico pubblico di riferimento, ma a tutti i cittadini, i turisti, i curiosi, i creativi e appassionati di varie discipline, i quali potranno trovare in questo luogo l'ispirazione per la propria produzione culturale, che sia letteraria, teatrale, musicale».
Tutto ciò, dunque, converge verso il fine ultimo di valorizzazione e rivitalizzazione del territorio che sarà conseguito attraverso l'organizzazione di residenze letterarie, campus, workshop artistici, festival diffusi, tramite l'accoglienza di "nomadi digitali" per periodi medio-lunghi.
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