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La situazione

“Teatro delle Vittorie”. Inaugurazione ancora in alto mare

Mancano ancora diversi adempimenti. La riqualificazione in fase di ultimazione ha consentito di avere un palcoscenico più grande e migliori comfort

teatro vittoria

Un'immagine del "Teatro delle Vittorie"

Nonostante gli annunci indiretti di un'immediata apertura, diffusi nei giorni scorsi, l'inaugurazione della terza vita del "Teatro delle Vittorie" (la denominazione risale al periodo immediatamente successivo alle conquiste nelle guerre coloniali durante il Ventennio), conosciuto dall'amministrazione comunale attualmente in carica come "Vittoria" (l'errore marchiano fa anche bella mostra di sé sulla facciata rinnovata della struttura su una pregevole targa di ferro con effetto ruggine), è ancora in alto mare.

Per la riconsegna delle chiavi, infatti, mancano: il completamento delle finiture interne, il collaudo dell'impianto termico, la Scia (la Segnalazione Certificata di Inizio Attività che deve essere compilata quando i lavori riguardano gli elementi strutturali, ad esempio il rifacimento del tetto, la realizzazione di un solaio o il consolidamento delle travi) e, soprattutto, il nulla osta della Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, che viene chiamata ad esprimere un parere a proposito della sicurezza dell'impianto, dando eventualmente "consigli" (le famose prescrizioni) su variazioni strutturali e interventi da compiere per migliorare lo stato di sicurezza oltre che per adeguare alle norme l'intero impianto.

Una volta superata questa fase, si potrà procedere a pianificare l'inaugurazione, che porta dietro di sé un altro quesito: come verrà gestito il teatro? Già si stanno facendo largo alcune ipotesi e qualcuno già ipotizza una esternalizzazione della gestione, che, tuttavia, andrebbe a snaturare, sin da subito, la vocazione della struttura come spazio pubblico vivibile dalla cittadinanza, 24 ore su 24, a favore delle solite élite autoreferenziali. Per ora sarebbe, certamente, auspicabile una gestione "interna" per consentire alla cittadinanza di riappropriarsi di una struttura chiusa da quasi trent'anni.

Passando ai lavori, il teatro di via Amendola è in fase di riqualificazione con un 1.166.403,56 euro ottenuti dall'amministrazione dell'ex sindaco Nicola Ottaviani, che, tra l'altro, lo comprò, nel 2012, all'esigua cifra di 70.000 euro, a fronte del valore di 410.000, facendone il secondo teatro comunale dopo il "Nestor". La sala teatro-palcoscenico con gli interventi in fase di ultimazione, in termini di benefici diretti, vedrà un migliore utilizzo degli spazi con l'ampliamento del palcoscenico per poter allestire scenografie più consone all'utilizzo. Tutto l'ambiente, tranne che per una esigua parte, risulta a doppia altezza e per un maggiore comfort nella fruizione sono state ripristinate le originarie aperture in facciata. Sono stati realizzati degli spazi per i camerini, dotati di servizi igienici, con accesso diretto dall'esterno sul lato di vicolo delle Pagliare Bruciate. La galleria è stata riqualificata mediante la realizzazione di una gradinata continua in legno. Per consentire una migliore visuale, in luogo della esistente ringhiera metallica, la balaustra è stata protetta con lastre di vetro a giorno.

La sala del teatro è stata trattata per ottimizzare le prestazioni acustiche. Anche il soffitto è stato trattato con un rivestimento piano in pannelli di fibre minerali con caratteristiche fonoassorbenti con interposto un soffitto teso in tessuto fonoassorbente con micro struttura in fili compositi in grado di garantire un elevato coefficiente di assorbimento acustico. Sono state poste in opera poltroncine fissate a pavimento con telaio tubolare in acciaio, sedili e schienale in poliuretano rivestito in tessuto con sistema di ribaltamento. La boccascena è stata dotata di travatura metallica all'"americana" per la installazione di illuminazione di scena; la stessa supporta il binario per il sipario in tessuto di tipologia "alla greca" comandato elettricamente e per il telo di proiezione retrattile ad apertura elettrica. La capienza è di 280 posti a sedere.

Tra le principali novità c'è l'aumento della grandezza del palcoscenico con una maggiore profondità. L'ampiezza si aggira intorno ai sette metri e sarà avanzato di circa due metri. Ci sarà uno schermo per proiezioni cinematografiche anche se la destinazione principale sarà a struttura teatrale. In platea sono state collocate le classiche poltroncine, mentre in galleria i progettisti hanno optato per una soluzione utilizzata specialmente nel nord Europa con sedute in legno più flessibili e con posti continui non dedicati. Resta da aspettare la comunicazione della data dell'apertura.

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