Spazio satira
L'incontro
07.12.2023 - 10:00
La linea “Giorgio” di Cassino Plant: in questi giorni si sta installando la nuova piattaforma
L'Italia è centrale per il gruppo e Cassino non è abbandonata a se stessa. Non si è certo parlato delle future assegnazioni ma almeno Stellantis si è seduta al tavolo ministeriale dopo gli innumerevoli inviti partiti da Roma negli ultimi mesi. Presenti il ministro Urso, la sottosegretaria Bergamotto, le organizzazioni sindacali, l'Anfia e i presidenti e rappresentanti delle Regioni, in cui sono presenti impianti produttivi.
Un bicchiere mezzo pieno per un percorso alle battute iniziali, con il ministro che ha sottolineato «il punto di svolta» mentre timida è stata la soddisfazione dei sindacati che chiedono «concretezza».
Al centro del tavolo sull'automotive la produzione automobilistica nel Paese per «invertire il declino produttivo registrato negli ultimi anni in Italia e raggiungere la soglia di in milione di veicoli da parte dell'azienda nei siti produttivi italiani», ha ribadito, ancora una volta, il ministro. «L'anno scorso sono state prodotte in Italia appena 450.000 autovetture a fronte di un milione e 400.000 immatricolazioni e l'80% degli incentivi sono finiti ad auto prodotte all'estero, anche da Stellantis. Questo non può più accadere».
La risposta è arrivata dal responsabile di Corporate Affairs Italia, Davide Mele, che ha ribadito l'obiettivo comune di sostenere la produzione di veicoli in Italia. Allo stesso tempo, però, il manager di Stellantis ha ricordato quanto sia necessario lavorare rapidamente per implementare quei fattori abilitanti che sono fondamentali per il raggiungimento di tutti gli obiettivi.
«Abbiamo riaffermato ancora una volta il forte impegno di Stellantis nei confronti del Paese e la centralità dell'Italia nella strategia globale del Gruppo».
Stellantis contribuisce in modo determinante all'economia italiana e alla bilancia commerciale del Paese con un surplus di 11 miliardi di euro dal 2021 al giugno di quest'anno con veicoli prodotti in Italia ed esportati in tutto il mondo.
«Abbiamo presentato un piano condiviso con missioni specifiche per ogni stabilimento che porterà il Gruppo a produrre il più ampio portafoglio di veicoli degli ultimi 10 anni, ampliando l'offerta dei nostri 10 marchi per coprire altrettanti segmenti di mercato». Ma per farcela davvero «sono cruciali una serie di fattori abilitanti specifici, come la cancellazione dell'impatto della normativa Euro 7 per la continuazione della produzione di modelli accessibili in Italia, gli incentivi adeguati per i clienti di veicoli elettrici per sostenere il mercato e lo sviluppo della rete di ricarica, e il miglioramento della competitività industriale di Stellantis e dei fornitori italiani, incluso il costo dell'energia».
Durante l'incontro sono state condivise le varie missioni degli impianti Stellantis in Italia: «Lo stabilimento di Cassino ha beneficiato di investimenti e si sta attualmente riorganizzando per introdurre la piattaforma elettrica all'avanguardia Stla Large per produrre la prossima generazione di veicoli di marchi premium e di lusso come Alfa Romeo e Maserati».
Con queste premesse, il ministero ha annunciato l'avvio di cinque tavoli di lavoro: uno sulle produzioni e, in particolare, su come utilizzare i 6 miliardi di risorse del fondo automotive; un secondo tavolo sulla componentistica, efficientamento produttivo, energia e logistica; un terzo su sviluppo e innovazione del settore; uno sulla componentistica e infine uno su occupazione e formazione. I tavoli verranno convocati già dal mese di dicembre.
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