Spazio satira
La vicenda
01.12.2023 - 20:56
L'ingresso del tribunale di Frosinone
Insulti, atti persecutori, vessazioni, minacce nei confronti di un cinquantenne da parte della ormai ex moglie e dell'uomo con cui ha una nuova relazione. Proprio quest'ultimi due sono finiti nei guai per stalking. Concluse le indagini preliminari. Indagati una quarantenne e un sessantenne. I fatti a Falvaterra. La donna, nonostante la pendenza del procedimento per la separazione giudiziale e l'ordinanza del tribunale di Frosinone di allontanarsi dalla casa familiare, vive ancora sotto lo stesso tetto della parte offesa.
I fatti
Stando alle accuse la quarantenne, in concorso con il nuovo compagno, ha provocato all'ex marito un grave stato di ansia e paura e un fondato timore per la propria incolumità e quella dei suoi familiari. Costretto a cambiare le proprie abitudini di vita e rendendo dolorosa e difficile la convivenza forzata sotto lo stesso tetto coniugale. La vittima sarebbe stata costretta a subire minacce, vessazioni e atti persecutori continui dall'inizio dell'anno. Il cinquantenne sarebbe stato screditato dalla donna davanti ad altre persone, descritto come un uomo violento e capace di corrompere i giudici.
La quarantenne avrebbe chiesto continuamente soldi per il mantenimento, lo avrebbe tempestato di videochiamate violando anche la sua privacy. Sempre stando alle accuse lo avrebbe minacciato di ritorsioni legali e di farlo aggredire dal nuovo compagno se non le avesse lasciato la casa. Sarebbe arrivata anche a inveire contro i familiari dell'uomo. In un episodio lo avrebbe minacciato nel cuore della notte anche con un martello.
Minacce rivolte pure a un familiare che era accorso in aiuto del cinquantenne. Tre mesi fa lo avrebbe aggredito nel sonno, intimandogli di andare via di casa. Minacce ricevute anche dal compagno della donna, sostenendo di essere pronto a testimoniare contro di lui e d volerlo cacciare di casa. I due, dunque, sono finiti sotto accusa con l'aggravante di aver commesso il fatto dal coniuge anche separato. La vittima si è rivolta all'avvocato Angela Caprio.
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