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Giudiziaria

Nomina del capo dei vigili urbani. Comuni condannati

I Comuni di Pofi e Castro dei Volsci dovranno risarcire l'ex capo della polizia locale Elisa Lonoce. Rigettati gli appelli presentati dai due enti

Nomina del capo dei vigili urbani. Comuni condannati

La Corte d'appello di Roma ha rigettato i ricorsi dei Comuni di Pofi e Castro dei Volsci

La Corte d'appello di Roma ha rigettato gli appelli dei Comuni di Pofi e Castro dei Volsci, condannandoli al pagamento in favore dell'ex comandante dei vigili urbani Elisa Lonoce. Il giudice del lavoro, due anni fa, aveva dichiarato l'illegittimità di tutti i decreti di nomina impugnati da Elisa Lonoce, ex comandante dei vigili urbani di Castro dei Volsci, condannando il Comune, insieme a quello di Pofi, convenuti al risarcimento del danno in favore della Lonoce, per la perdita della chance di ottenere gli incarichi di posizione organizzativa relativamente alla responsabilità del servizio/settore di polizia locale del Comune di Castro dei Volsci (relativamente al periodo dal 15.06.2012 fino al 30.06.2018) e del servizio associato di polizia locale e municipale tra Pofi e Castro dei Volsci (dal 20.11.2018).

Con il ricorso al giudice del lavoro, Lonoce, assistita dal sindacato CSA nella persona del segretario provinciale Paolo Pandolfi, difesa dagli avvocati Giuliano Risi e Ida Germani, aveva chiesto l'accertamento dell'illegittimità delle procedure amministrative relativamente al conferimento e al rinnovo degli incarichi dirigenziali afferenti le posizioni organizzative del servizio di polizia locale e municipale del Comune di Castro dei Volsci, con conseguente annullamento dei decreti sindacali di nomina dei responsabili ed accertamento del diritto al risarcimento dei danni. I due Comuni avevano presentato Appello. Ieri la sentenza e la decisione di rigettare i ricorsi. Anche in appello Lonoce si è rivolta agli avvocati Risi e Germani.

La nomina dei responsabili e l'attribuzione della relativa posizione organizzativa, aveva sostenuto la difesa, erano state effettuate omettendo qualsivoglia valutazione comparativa tra i soggetti nominati (tutti esterni a Castro dei Volsci) e Lonoce, quale legittima aspirante all'incarico essendo, tra l'altro, l'unica dipendente di categoria D nel settore vigilanza del Comune. Dagli atti impugnati non risultavano esposte le ragioni della scelta dei dipendenti esterni per la copertura del posto di responsabile del servizio di polizia locale, quando all'interno del settore vigilanza vi era la Lonoce, assunta con contratto a tempo pieno ed indeterminato, già in possesso dei requisiti richiesti per lo svolgimento dell'incarico, ed avendolo già svolto.

Con deliberazioni dei rispettivi Consigli i Comuni stabilivano di esercitare in forma associata le funzioni di polizia municipale e amministrativa locale e approvavano lo schema di convenzione, individuando Pofi quale ente capofila. Anche in questo caso i Comuni non effettuavano alcuna procedura comparativa per l'individuazione del responsabile del servizio.

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