Spazio satira
La decisione
07.11.2023 - 11:00
E consulta fu! Mai una convocazione così celere e urgente. Dopo le notizie sulla dismissione dell'ex quartier generale Fca e quelle riguardanti la stessa sorte immaginata per altri capannoni interni è divampato un incendio di preoccupazioni intorno allo stabilimento di Cassino che sembra non arrestarsi. Le proiezioni, poi, sul continuo calo occupazionale, legato agli incentivi alle fuoriuscite, hanno contribuito a gettare ulteriore benzina sul fuoco. Con l'aggiunta che diventa sempre più estenuante l'attesa sui nuovi modelli che finiranno lungo la piattaforma Stla Large, una miniera d'oro per il Plant semmai la multinazionale ne chiarisse la mission.
Intanto, «anche se gli amministratori locali possono fare ben poco», come specifica il sindaco Enzo Salera, è partita la convocazione per lunedì alle 16.30 della consulta dei sindaci del cassinate. Poco sicuramente rispetto al "gigante" Stellantis ma la carta parlamentare e governativa può ancora essere giocata.
«Ci siamo consultati tra sindaci - ha aggiunto Salera - per evitare che ci possano essere strumentalizzazioni politiche e per verificare la situazione. È vero che gli amministratori locali possono fare ben poco rispetto a una multinazionale ma vogliamo fare appello al governo affinché convochi gli allora vertici di Fca che, nella fusione, avevano garantito il mantenimento degli stabilimenti italiani».
Contro ogni tipo di fumo senza arrosto c'è anche il sindaco di Piedimonte San Germano, Gioacchino Ferdinandi, che vorrebbe togliere il velo dell'allarmismo esagerato intorno allo stabilimento che sorge proprio nel suo comune. Anche per l'effetto demoralizzante che potrebbe avere su altri investimenti.
«Chiederemo con forza una audizione in commissione parlamentare anche per capire se ci sono cambi di direzione rispetto allo stabilimento, considerando che il ceo Tavares aveva confermato che nessun sito era a rischio chiusura. Vogliamo cercare di abbassare questo pessimismo su un territorio come il nostro. I sindaci, con responsabilità, raccolgono questo grido che si è levato sui media per una fabbrica che per 50 anni tanto ha dato e tanto darà anche in futuro. Noi ci sentiamo chiamati in causa e faremo gioco di squadra».
Ma non c'è niente da fare, il futuro dello stabilimento più importante e imponente del territorio del Basso Lazio continua a preoccupare. Gianluca Quadrini, presidente del consiglio della Provincia di Frosinone e delegato Anci Lazio allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, interviene sollecitando le istituzioni a convocare una riunione per discutere della sorte dello stabilimento e del futuro delle tantissime famiglie. «Lavorare nello stabilimento Fiat, oggi Stellantis, era un privilegio e un'occupazione tanto ambita per le comunità dell'intera provincia. Un lavoro che si è tramandato di padre in figlio fino a quando anche il colosso più importante del nostro territorio ha dovuto fare in conti con il periodo di crisi che ha investito l'intero Paese.
Oggi, la situazione e il futuro di Stellantis sta creando moltissime preoccupazioni. Il ridimensionamento del personale e dell'impiantistica finirebbe per mettere in ginocchio l'intero territorio a causa delle molte persone che si ritroverebbero senza lavoro. Una grave ripercussione sul tessuto economico ma anche su quello sociale. Bisogna assolutamente scongiurare che questo accada. È importante un confronto tra tutte le forze politiche e i vertici di Stellantis, per discutere e trovare una linea comune che giochi a favore delle nostre famiglie e della nostra provincia».
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