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L'analisi

Reddito di cittadinanza, crollano i beneficiari

I dati Inps: anche a settembre scendono i percettori dell'assegno di sostegno: -4% in un mese e meno 21% in un anno. Nuovo minimo con 8.059 famiglie aiutate

Reddito di cittadinanza, crollano i beneficiari

La sede Inps di Frosinone

Prosegue la discesa dei precettori di reddito di cittadinanza in provincia di Frosinone. Il trend si mantiene in vista della definitiva soppressione della misura a fine anno. Il dato conferma una situazione di profonda difficoltà del tessuto economico provinciale se rapporto ad altri indicatori statistici, dal reddito al tasso di occupazione, ai contratti precari. E i nuovi poveri aumentano.

Secondo l'osservatorio statistico, "Reddito-pensione di cittadinanza" dell'Inps, a settembre 2023, i nuclei percettori di reddito di cittadinanza sono 7.073 per 15.172 beneficiari. L'importo medio dell'assegno è di 591,12 euro. A questi si aggiungono 986 nuclei che hanno diritto alla pensione di cittadinanza per 1.090 persone. Per loro l'assegno è decisamente inferiore, 320 euro. In totale, tra reddito e pensione di cittadinanza i beneficiari nel Frusinate scendono a 16.262 (e 8.059 nuclei) per un importo medio di 557,95 euro.

Ad agosto, risultavano 7.401 famiglie titolari di reddito di cittadinanza e 15.804 persone coinvolte nell'aiuto. L'assegno medio percepito si attestava a 588,81 euro. Andando più a ritroso, a luglio, i percettori di reddito di cittadinanza erano 8.644 nuclei e 17.494 persone per 585,34 euro. Per la pensione di cittadinanza, invece, ad agosto erano 981 i nuclei e 1.085 le persone coinvolte nel sostegno per un importo medio di 314,91 euro.

Nell'ultimo mese, pertanto, i percettori di reddito di cittadinanza sono diminuiti del 3,99%, mentre rispetto a luglio la diminuzione è molto più netta: -13,27%. Ancor più marcata la differenza con settembre 2022: allora i percettori di reddito di cittadinanza erano 19.374 persone e 9.504 nuclei familiari per un importo medio di 574,83 euro. Alla pensione di cittadinanza accedevano in 940 nuclei e 1.044 persone per un importo medio del sostegno di 298,47 euro. Sommando le due misure all'epoca erano 10.444 nuclei e 20.418 percettori pe run assegno medio di 549,96 euro. Per il reddito di cittadinanza, in un anno, la contrazione è stata del 21,68% sul fronte dei beneficiari, mentre il calo generale tra reddito e pensione di cittadinanza è stato del 20,35%.

Già ad agosto, l'Inps osservava «gli effetti dell'applicazione del limite di fruizione delle sette mensilità nel corso del 2023 per i percettori di reddito di cittadinanza, ad eccezione dei nuclei in cui siano presenti minori, persone con disabilità o persone con almeno 60 anni di età ovvero nuclei per i quali sia stata comunicata la presa in carico dai servizi sociali».
Nel Lazio, a settembre, sono 137.661 i percettori di reddito di cittadinanza, quasi tutti su Roma con 96.669 persone. Dopo c'è Latina con 15.897, mentre a Viterbo sono 6.623 e a Rieti 3.300. Negli anni passati in provincia di Frosinone si è raggiunta anche quota 31.514 persone aiutate nel 2021 che, con le pensioni, arrivavano a 33.148.

Diffuso, sempre dall'Inps, il report trimestrale dal quale si evince che nel «2022 le regioni con il tasso di inclusione (rapporto tra il numero di persone coinvolte e la popolazione residente) più elevato appartengono al Sud e sono la Campania, la Sicilia e la Calabria (rispettivamente 157, 148 e 130 persone coinvolte ogni mille abitanti); quelle con il tasso di inclusione più basso fanno parte del Nord e in particolare sono il Trentino Alto-Adige e il Veneto (rispettivamente 12 e 17 per mille)». A livello regionale il Lazio è a 63 contro i 157 della Campania. A livello provinciale Frosinone, come anche Latina, è a 66, il dato più alto dell'Italia centrale. Nel Sud Italia, invece, Napoli è a 194, Caserta a 166, mentre Palermo è a 189 e Crotone a 183.
In Italia, a settembre 2023, i nuclei beneficiari di reddito di cittadinanza sono 707.000 (85%) mentre i nuclei beneficiari di pensione di cittadinanza sono 122.000 (15%), per 829.000 nuclei.

I dati del reddito di cittadinanza si sommano a varie statistiche economiche negative per la Ciociaria. A cominciare dagli stipendi: con numeri riferiti al 2022, lo stipendio medio lordo annuo è di 27.816 euro contro una media nazionale di 30.830 euro. Nel Lazio, Frosinone è settantunesima. Però, l'anno prima era ottantesima con 26.639 euro.

Come dimostrano i dati del Mef riferiti alle dichiarazioni fiscali dello scorso anno (anno d'imposta 2021), si allarga la forbice tra le fasce medio-basse e quelle alte di reddito. Nel scapoluogo aumentano dello 0,81% i contribuenti tra 10.000 e 15.000 euro (ora sono 3.484), dell'1,56% quelli tra 15.000 e 26.000 euro (8.199), del 4,36% la fascia 26.000-55.000 euro (7.433), del 5,35% quelli che dichiarano fino a 75.000 euro (708), del 7,82% chi ha tra 75.000 e 120.000 euro (579), mentre oltre i 120.000 euro sono in 268 per un più 19,11%.
E ancora, nei primi sei mesi dell'anno in Ciociaria le nuove assunzioni sono state 22.136, in calo del 2,3% (meno 511 unità) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, nonché in controtendenza rispetto alla dinamica regionale (+1,2 per cento).

Di questi la metà è a termine, 11.280, e appena 4.299 a tempo indeterminato (il 19,42%), seguono 6.264 stagionali, 1.568 in apprendistato, 2.864 in somministrazione e 1.258 con contratto intermittente. Nello stesso periodo si contano 18.793 contratti cessati di cui 5.620 a tempo indeterminato, 8.151 a termine, 3.535 in somministrazione, 646 in apprendistato, 389 stagionali e 452 con contratto intermittente. Il saldo tra attivazioni e cessazioni, nel primo semestre del 2023 è di 3.343 unità lavorative. Per avere un termine di paragone, nello stesso periodo, il saldo di Latina è di 11.708 unità in più.

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