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La situazione

Cadono intonaci dalle case Ater: è emergenza

Nonostante le segnalazioni persiste il problema negli alloggi di via Padre Domenico Passionista

Cadono intonaci dalle case Ater: è emergenza

Pezzi di intonaco mancanti dai cornicioni delle case Ater nel quartiere Montecitorio

Pericolosi distacchi di intonaci nelle case popolari di via Padre Domenico Passionista. Le criticità degli alloggi del quartiere Montecitorio si fanno sempre più gravi a causa del maltempo, compromettendo anche l'interno degli appartamenti a causa delle infiltrazioni che ne minano la salubrità.

A nulla sono servite le segnalazioni del Comune a Ater, Prefetto e Regione. Da tempom i condomini denunciano i pericoli e vivono in ambienti non idonei. Già lo scorso maggio il Comune aveva evidenziato i problemi delle infiltrazioni dai soffitti e dal lastrico solare, con fenomeni di condense e muffe all'interno degli alloggi, oltre al distacco degli intonaci dai soffitti e dai cornicioni esterni. L'Ater aveva risposto, dopo un sollecito, "scaricando" le responsabilità e in particolare riconducendo i fenomeni di condense e muffe a una cattiva conduzione degli alloggi.

Riguardo alle infiltrazioni dal lastrico solare aveva chiarito di avere effettuato già svariati interventi, mentre relativamente ai cornicioni aveva comunicato di avere già incaricato la ditta di manutenzione per la messa in sicurezza. A queste sono susseguite ulteriori note dell'ente e solleciti a intervenire, in considerazione dei rischi per la salute e la sicurezza degli inquilini, a quanto pare però senza riscontro.

In proposito, il vicesindaco Vincenzo Cacciarella commenta: «Non è più tollerabile la situazione di pericolo che si continua a registrare presso le case Ater di via Padre Domenico, per la quale più volte in questi mesi abbiamo sollecitato l'Ater a intervenire, con note ufficiali e sopralluoghi. Non è più tollerabile l'inerzia di Ater e Regione di fronte a tali criticità, che causano infiltrazioni e distacchi di intonaci dai cornicioni. Ognuno si assuma le proprie responsabilità, non si aspettino le tragedie prima di intervenire».

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