Spazio satira
L'indagine
29.10.2023 - 16:00
Rinviato a giudizio un terzetto accusato di aver tentato di truffare degli autosaloni producendo documenti falsi
La tecnica era ben collaudata: presentarsi in un autosalone di Frosinone e di Corigliano Rossano (Cs), spacciandosi per un inconsapevole milanese residente a Trani per comprare auto che poi avrebbe ritirato la figlia dell'acquirente. Il passo successivo era esibire una falsa documentazione e cercare di portar via le vetture. Solo l'intervento della polizia stradale, presentatasi al momento dell'acquisto del veicolo, nell'autosalone di Frosinone scongiurava la truffa.
Il gup del tribunale di Frosinone, Fiammetta Palmieri, ha rinviato a giudizio per l'udienza del 12 febbraio 2024 tre persone residenti in Campania tra Caivano e Crispano, Domenico Franzese, Orsola Savarese e Salvatore Padricelli, di 40, 35 e 36 anni, assistiti d'ufficio dall'avvocato Carmine Polsinelli.
Franzese e Savarese sono accusati, in concorso tra loro, di tentata truffa per aver presentato telematicamente a un autosalone sulla Monti Lepini, nel capoluogo ciociaro, una richiesta di acquisto di una vettura, una Mahindra Kuv. Al venditore - sostiene l'accusa - sono stati presentati dei documenti falsi, una carta d'identità, una patente, una tessera sanitaria e una dichiarazione dei redditi, intestati al milanese.
Per conto dell'ignaro milanese veniva poi sottoscritto un contratto di acquisto con relativo finanziamento per un ammontare di 12.500 euro. L'auto veniva immatricolata ad aprile 2021 a nome del milanese con residenza in Puglia. Qualche giorno dopo a Frosinone si presentava una donna con la propria foto sui documenti (veri) di un'altra persona, la figlia dell'acquirente.
La procura ha contestato il tentativo perché al momento della consegna del veicolo è arrivata la polizia stradale di Frosinone mettendo in fuga il duo, oltre che i reati di sostituzione di persona, possesso di documenti d'identificazione falsi e falsità materiale.
Con le stesse tecniche il trio è accusato di aver cercato di acquistare, sempre attraverso un finanziamento con una società finanziaria, una Citroen C3 da un autosalone in provincia di Cosenza. In Calabria l'acquisto non andava a buon fine (anche qui viene contestato il tentativo) perché il titolare contestava al trio, giunto con carroattrezzi per riportarsi l'auto non assicurata, la mancata autenticazione da parte del notaio di alcuni documenti richiesti per la vendita. Contestati anche i reati di falso.
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