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I fatti

Violentò un disabile: trentottenne in carcere

Deve scontare una pena definitiva a quattro anni. Gli abusi sono stati scoperti dopo un malessere del ragazzo, portato in ospedale con forti dolori addominali

Violentò un disabile: trentottenne in carcere

Accusato di violenza sessuale su un giovane disabile. Deve scontare una pena definitiva di quattro anni. Per un trentottenne di Supino si sono aperte le porte della casa circondariale di Frosinone. I carabinieri hanno eseguito l'ordine di esecuzione, che dispone la detenzione in carcere, nei confronti del supinese destinatario di un provvedimento di carcerazione emesso dall'ufficio esecuzioni penali della Procura di Frosinone.

I fatti risalgono al 2019. Gli abusi sono stati scoperti dopo un malessere del ragazzo, portato in ospedale con forti dolori addominali. Il trentottenne, che ha patteggiato, in primo grado è stato condannato a quattro anni. La Corte d'Appello ha confermato la pena. Al termine delle formalità di rito l'arrestato è stato condotto nella casa circondariale del capoluogo per scontare i quattro anni di condanna per violenza sessuale.

La ricostruzione
La vicenda risale a quattro anni, quando il trentottenne, considerato un amico di famiglia, era riuscito a convincere il giovane a recarsi nella sua abitazione. Una volta entrato nell'appartamento lo aveva portato in camera da letto dove avrebbe abusato di lui. La squallida storia era venuta fuori perché il giovane, rientrato a casa, aveva cominciato ad avere dolori addominali.

Il padre, preoccupato, lo aveva accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale di Frosinone. Proprio dopo la visita era emerso che quei dolori erano scaturiti da un abuso sessuale. Da lì era scattata la denuncia. Nel corso delle indagini gli investigatori avevano trovato tracce inequivocabili circa il rapporto sessuale che era stato consumato sul letto del trentottenne. Durante l'incidente probatorio, la vittima ha confermato gli abusi che ha subìto.
La parte civile è stata rappresentata dall'avvocato Marilena Colagiacomo, nominata curatore del disabile, e dall'avvocato Giuseppe Casini.

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