Ecosistema urbano
28.10.2023 - 15:51
Il traffico di Frosinone
«I dati del rapporto Ecosistema Urbano 2023 di Legambiente confermano le criticità che, sotto gli occhi di tutti, interessano il capoluogo della Ciociaria».
È il commento delle associazioni Frosinone Bella&Brutta e Rigenesi.
«Il 76° posto in graduatoria nazionale, relega la città di Frosinone, lontanissima dalle prime della classe e rispecchia in pieno il grado di invivibilità che, quotidianamente viene riscontrato nel centro urbano - prosegue la nota - Il traffico di auto, abnorme rispetto alla scarsa rete viaria, registra intasamenti nei punti nevralgici urbani ed in prossimità delle scuole, provocando quindi, inquinamento e notevoli perdite di tempo. Il centro storico risulta violentato giornalmente dal transito di vetture: le strette vie sono diventate una sorta di raccordo anulare con la possibilità di accorciare le distanze. Di certo, gli edificatori della parte storica, mai avrebbero pensato di dover edificare prevedendo un sovraccarico sulle strutture così insistente! Il passaggio continuo di automobili ed anche mezzi pesanti, tra quelle viuzze, incide molto negativamente sulle fondazioni e sulle murature con evidente elevato grado usurante e d'inquinamento. La parte bassa della città, soffre ugualmente in termini di congestione e insalubrità dell'aria; le strade principali, nel fine settimana, raggiungono picchi d'inquinamento insopportabili, soprattutto in considerazione della frequentazione di giovanissimi, costretti ad un passeggio poco salutare ed insicuro. La città non è a misura d'uomo!».
Le associazioni insistono: «Nel tempo, il centro urbano è stato costruito esclusivamente per le auto, con scarsissime porzioni dedicate alla pedonabilità. In città non ci sono piazze, o meglio, le poche costruite sono state tutte adibite a parcheggio di auto, mai tenendo conto della vocazione urbanistica di un luogo, bene comune, deputato all'incontro dei cittadini. Altra criticità e non ultima, è relativa al consumo di suolo, dove la performance di Frosinone, con un indice di uso efficiente del suolo pari a 2,5 su 10, è imbarazzante. L'eclatante diminuzione di residenti, in pochissimi anni, non risulta compatibile con le edificazioni continue: il consumo del terreno, attraverso l'impermeabilizzazione e la copertura artificiale, limita e compromette le sue funzioni, mettendo a forte rischio tutto l'ecosistema. Il quadro generale è pessimo! Le associazioni, che da sempre "lavorano" per l'istituzione del "Piedibus" in tutte le scuole, ritenendo che la misura possa rappresentare un tassello importante verso forme di mobilità sostenibili ed alternative, auspicano fortemente che l'amministrazione comunale possa agire fattivamente per un cambiamento radicale nella propria mentalità e in quella dell'intera comunità, con politiche adeguate ed incisive».
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