Spazio satira
L'udienza
28.10.2023 - 11:00
La refurtiva recuperata dalla polizia al momento degli arresti dopo l'ultimo colpo, il 24 giugno del 2022
Scippi e furti in serie, si ricostruiscono in aula i colpi, mentre i due accusati, dopo un anno e quattro mesi di carcere, ottengono gli arresti domiciliari. Nuova udienza, davanti al tribunale di Frosinone, presieduto dal giudice Francesco Mancini, del processo a carico dei fratelli di Fontana Liri, Daniele e Diego Sera, 37 e 36 anni.
Parte dell'indagine è stata ricostruita dal tenente Massimo Petrosino per quanto riguarda l'informativa di reato redatta dai carabinieri del Norm. L'ufficiale ha ricostruito due "furti con strappo" a Frosinone, del 16 giugno 2022, uno in via Ciamarra, alle 7.35, «di una ultrasettantenne scippata da un'auto in corsa dei soldi, soccorsa dall'ambulanza e dimessa con 30 giorni di prognosi». L'altro, alle 18.50, dello stesso giorno davanti al centro commerciale Le Sorgenti, anche in questo caso la vittima era finita al pronto soccorso. Il tenente ha detto che dalle telecamere era stato possibile rivedere la scena e individuare l'auto, una Golf, intestata a un complice, condannato separatamente.
La stessa vettura, comunque, fu individuata la sera stessa nel parcheggio antistante il tribunale e gli occupanti portati in caserma.
Le verifiche successive avevano riguardato le telecamere di sorveglianza degli esercizi commerciali dove era stato usato il bancomat di una vittima per acquisti - benzina, gratta e vinci e sigarette - o prelievi dai 190 ai 500 euro. La difesa ha fatto evidenziare che i prelievi erano stati effettuati, però, dal complice.
Acquisita dal tribunale l'altra informativa firmata da Antonio Magno, allora dirigente delle volanti della questura di Frosinone. Quindi, un ispettore della squadra mobile ha ricostruito come da una targa parziale si sia risaliti alla vettura, una Clio, di uno degli imputati dopo un furto, il 26 giugno, a piazza Caduti di via Fani ai danni di un uomo che andava al bancomat. La stessa auto poi incrociata dalla squadra mobile qualche ora dopo ad Arpino. L'ispettore ha aggiunto che «le telecamere del Comune non erano attive e, tra tutti esercizi commerciali, le immagini erano state estratte da un caffè».
Sentito un maresciallo dei carabinieri di Ferentino per il furto e il tentato furto a Tss e a Orizzonte.
Su richiesta dell'avvocato Giuseppe Marino, difensore dei Sera, il tribunale considerato il trascorrere del tempo e il comportamento degli imputati in carcere e in aula (hanno chiesto scusa e risarcito alcune vittime) ha concesso di lasciare il carcere per i domiciliari.
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