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L'analisi

Sanità, Francesco Rocca: scongiurato il commissariamento

Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca guarda avanti: «Crolla il “blocco barelle” e diminuiscono le attese nei Pronto Soccorso, ma è solo l'inizio»

Non ci sarà il commissariamento della sanità del Lazio. Lo ha detto il Governatore Francesco Rocca durante un punto stampa a margine della riunione della Giunta. Ha spiegato Rocca: «Il Lazio non è tra le 5 regioni che supereranno il tetto del disavanzo del 5%, oltre il quale scatta il commissariamento che quindi al momento è scongiurato. La nostra regione si trova al 30 settembre come dato tendenziale a 50 milioni di disavanzo e l'obiettivo è il disavanzo a zero al 31 dicembre. Potremmo riuscirci e le scelte di questi ultimi mesi sono improntate sulla serietà».

Rocca punta tutto sulla sanità. Il momento è decisivo, siamo ad un bivio. Ha detto il presidente della Regione Lazio: «Contro le criticità dei Pronto Soccorso abbiamo fatto un lavoro sull'efficientamento del sistema: il sabato e la domenica non è festa e si dimettono e si accettano pazienti. Sono stato durissimo con i direttori generali su questo punto che fatica a migliorare per un problema culturale. Siamo all'inizio, abbiamo sbloccato 200 assunzioni per i medici in Pronto Soccorso. Abbiamo istituito una centrale operativa che fotografa la situazione esistente in tutte le strutture sanitarie, pubbliche, private, accreditate. Non è sufficiente ma il trend sarà questo. Insieme alle 2.178 tra stabilizzazioni e nuove assunzioni fatte nel 2023».

I numeri
In una nota la Regione sottolinea: «Diminuiscono dell'83% le ambulanze e le barelle bloccate presso i Pronto Soccorso a settembre rispetto al mese di gennaio di quest'anno. E diminuiscono del 29% le attese dei pazienti in Pronto Soccorso prima di trovare un posto letto per il ricovero e del 28% le attese dei pazienti nei Pronto Soccorso la visita medica e la dimissione». «Tutto ciò - si rileva - nonostante si sia registrato un aumento di accessi del 5% nei Pronto Soccorso da gennaio a settembre 2023». Poi, relativamente al "blocco barelle", si fa il confronto tra i periodi di marzo-agosto 2022 (precedente Amministrazione regionale) e marzo-agosto 2023: «629 ore ad aprile 2022 e 326 ore ad aprile 2023. 443 ore a giugno 2022 e 207 ore a giugno 2023. 282 ore ad agosto 2022 e 129 ore ad agosto 2023». Ancora: «Nonostante gli accessi mensili nei Pronto Soccorso siano aumentati del 5% nel periodo gennaio-settembre 2023, si è verificato un cambio radicale da marzo ad agosto 2023 nelle ore di blocco giornaliero dei mezzi di soccorso». Per esempio: -61,7% a maggio, -54,1% ad agosto. La presidenza della Regione nota: «Le politiche del presidente Rocca hanno segnato un cambio di direzione anche nelle attese dei pazienti nei Pronto Soccorso. Basti pensare che le ore medie di attesa tra la visita medica e la dimissione hanno subito un taglio drastico (-28%) nei primi nove mesi dell'anno. I tempi di attesa sono stati ridotti tra la visita e il ricovero: meno di due ore di attesa a luglio 2023 rispetto a luglio 2022. Meno di un'ora e quarantacinque minuti di attesa ad agosto 2023 rispetto ad agosto 2022. Inoltre i tempi di attesa sono stati ridotti tra la visita e la dimissione: meno di due ore e quarantacinque minuti ad agosto 2023 rispetto a marzo 2023». Quindi si specifica: «Oltre all'informatizzazione dei posti letto di degenza e al "progetto sperimentale temporaneo di gestione del sovraffollamento dei pronto soccorso", sono da citare gli investimenti vitali sul personale sanitario: oltre 200 procedure autorizzate per le assunzioni dei medici d'emergenza e urgenza, ma anche le prestazioni aggiuntive dei medici (100 euro lordi l'ora, partendo da 340 euro lordi in più per 65 ore mensili per arrivare fino a 1.040 euro per 150 ore) in servizio nei Pronto Soccorso».

Il commento
Ha affermato Francesco Rocca: «Il lavoro da fare è ancora tanto, ma i primi segnali ci confortano sulla bontà delle strategie intraprese. Le prime misure adottate in emergenza stanno dando i loro frutti nell'attesa delle manovre strutturali, che abbiamo impostato con la nuova rete ospedaliera, l'informatizzazione delle disponibilità dei posti letto e la costituzione della task force centrale».

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