Spazio satira
Il punto
22.10.2023 - 12:00
Vertenza Reno De Medici, venerdì un altro incontro a Cassino per fare il punto sulla situazione vissuta dai quasi 300 dipendenti - 180 della cartiera, oltre a quelli dell'indotto - anche alla luce del recente incontro in Prefettura. Durante il collaborativo confronto tra sindacati e azienda, è stato affrontato un nodo fondamentale: la questione della cassa integrazione, la cui scadenza è fissata al prossimo 19 novembre. Il ricorso all'ammortizzatore sociale, di cui si può usufruire in questa fase solo per altri sei mesi (perché il rinnovo annuale potrebbe avvenire sembrerebbe solo per cessazione dell'attività), nonostante stia determinando un'importante decurtazione salariale con pesanti ricadute economiche sulle famiglie interessate, consente di non chiudere i battenti. Anche se la situazione non appare affatto rosea.
Proprio all'inizio del mese l'azienda - durante un precedente incontro sempre a Unindustria Cassino - avrebbe comunicato ai sindacati presenti (la Slc-Cgil insieme alla Fistel-Cisl e alla Uilcom Uil e Ugl chimici) che la situazione non apparirebbe affatto facile: considerazioni che avrebbero reso lo spettro di un ridimensionamento o addirittura di una chiusura non così impalpabile.
Poi l'incontro in Prefettura e l'apertura di uno spiraglio: il confronto ha portato all'istituzione di un tavolo permanente per trovare una soluzione. E lo stesso prefetto Ernesto Liguori si è messo in gioco per cercare di capire se ci sia un margine per accelerare i tempi. Ora, dopo il nuovo confronto a Unindustria, appare chiara la possibilità di poter andare avanti con meno preoccupazione per altri sei mesi. Ma senza una visione a lungo termine, almeno per il momento. E, mentre si va verso l'apertura della procedura per l'istanza dell'ulteriore periodo di cassa integrazione, si attende la convocazione al Ministero.vi
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