Spazio satira
Le novità
19.10.2023 - 11:00
Uno dei tanti incidenti che si è verificato sulla Ss 630
Presto sulla superstrada nel tratto urbano di San Giorgio potrebbe essere installato un tutor, intanto ieri il sindaco ha incontrato il Prefetto.
La paura che un altro incidente stradale possa avvenire sulla superstrada Cassino-Formia è tanta, per questo si accelera sulla "sorveglianza" del rispetto del codice della strada. Sì, perché, al di là della pur certa non perfetta manutenzione della 630, persistono i comportamenti degli automobilisti non del tutto corrispondenti alle regole.
Presto dunque potrebbe essere installato un tutor, di quelli simili ai dispositivi che si trovano in autostrada, che rilevano la velocità in un particolare tratto. Molto probabilmente, nel caso in questione, un "occhio" potrebbe essere collocato all'altezza dell'uscita per Badia di Esperia e un altro nei pressi della rotatoria che conduce all'uscita di San Giorgio.
Con queste intenzioni ieri mattina il sindaco di San Giorgio a Liri, Francesco Lavalle, ha incontrato il Prefetto di Frosinone, Sua Eccellenza Ernesto Liguori, al quale ha presentato una richiesta precisa: l'autorizzazione, attraverso un decreto prefettizio, per l'utilizzo di un tutor in grado di rilevare la velocità media sul tratto della superstrada Cassino-Formia che attraversa la zona urbana e commerciale ricadente nel territorio comunale di San Giorgio.
«La richiesta – ricorda il sindaco Lavalle – fu avanzata già un anno fa, ma non ha avuto riscontro. Ieri mattina abbiamo chiesto di portare avanti l'iter autorizzativo, in quanto – ha sottolineato il primo cittadino - il decreto prefettizio è necessario per poterci permettere di utilizzare il tutor senza presenza della pattuglia, poiché, alla luce anche della nota dell'Astral - non è possibile far sostare la pattuglia e il veicolo su quel tratto di strada».
Insomma, l'obiettivo sembra quello di non perdere ulteriore tempo e di agire prima che la superstrada risalga alla ribalta della cronaca, dopo i due incidenti mortali avvenuti nel giro di un mese a pochi metri di distanza, il primo, il 9 settembre, costato la vita alla giovane sposa di Coreno Ausonio, Graziella Parente, il secondo, risalente a otto giorni fa, risultato fatale per un noto meccanico di San Giorgio, Emilio Della Rosa. Ma questi sono solo gli ultimi due incidenti, perché la superstrada si è guadagnata da anni ingloriosamente l'appellativo di "cimitero": ad ogni chilometro mesti mazzi di fiori e targhe commemorative ricordano i morti, troppi, quasi sempre giovani, che ci hanno lasciato la vita.
All'indomani della tragedia, lo stesso sindaco Lavalle ha compiuto un altro gesto: ha revocato l'ordinanza del 2019 che impediva la realizzazione di uno spartitraffico continuo. Provvedimento che potrebbe portare anche all'installazione di paletti spartitraffico e attraversamenti pedonali sopraelevati.
Intanto, anche gli altri sindaci dei paesi coinvolti dal passaggio della superstrada Cassino-Formia, in primis il sindaco di Castelnuovo Parano, Oreste De Bellis, e il sindaco della città di Cassino, Enzo Salera, sono scesi in campo facendo sentire forte il grido d'allarme e chiedendo interventi immediati, coraggiosi, magari impopolari, ma necessari, come lo spartitraffico continuo, tutor e autovelox. Alla fine di settembre molti di loro hanno partecipato ad una conferenza di servizi organizzata sul tema dall'assessore regionale Pasquale Ciacciarelli, che ha annunciato la volontà della Regione di fare la sua parte con l'investimento di importanti risorse economiche.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione