Giudiziaria
18.10.2023 - 09:08
L'ex mercato coperto di Cassino finito al centro di una vastissima inchiesta della Finanza
Maxi inchiesta delle Fiamme gialle del Gruppo di Cassino sulle pubbliche erogazioni derivanti dal cosiddetto sisma bonus acquisiti, fissata l'udienza preliminare per tutti i 16 coinvolti. Il 13 dicembre tutti in aula. Nell'indagine "madre", lo ricordiamo, erano confluite tante mini-indagini. Dal primo filone - aperto sull'ipotesi di pilotare un appalto - ne sarebbe "spuntato" un secondo legato all'ex mercato coperto e alle pubbliche erogazioni per il sisma bonus. In mezzo, pure un'ipotesi di peculato per la somministrazione del vaccino anti Covid.
Davanti al giudice per le udienze preliminari (per ipotesi differenti) dovranno comparire l'ex consigliere comunale di minoranza Salvatore Fontana, Paolo Di Laura Frattura (ex presidente della Regione Molise), l'imprenditore Stefano Amadori, Giovanni Argentino, Gabriele Tanzi, l'ex sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone, Bernardo Pirollo, Massimo Cavaliere, il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo, Roberto Di Giorgio, Gaetano Marrocco, Lucio Delicato, Massimiliano e Bruno Mignanelli, Angelo Di Giorgio e Federico Pisani. Ma andiamo con ordine.
La genesi dell'inchiesta
La maxi inchiesta degli uomini del colonnello Papale trae origine da alcune frasi pronunciate in assise dal sindaco di Cassino Enzo Salera nel dicembre del 2020 sul tentativo di pilotare un appalto per l'efficientamento energetico della città. Dietro questa esternazione, che diede il via alle indagini coordinate dal pm Alfredo Mattei, una situazione affatto semplice. Non sarebbero mancate tentate manovre politiche per creare un gruppo consiliare autonomo in seno alla maggioranza, in grado di condizionarla: a offrire questa ricostruzione agli inquirenti è il consigliere Tommaso Marrocco, eletto nelle liste del Pd nel 2019, all'epoca dei fatti presidente della Commissione dei lavori pubblici. E implicato nell'inchiesta sulle firme false. Le dichiarazioni del sindaco Salera durante l'assise sarebbero per Marrocco da inquadrare proprio in questo quadro. Da questo "vaso di Pandora" sono nati gli altri filoni, collegabili attraverso i rapporti personali delle persone intercettate: uno - sempre per una ipotesi di corruzione - avrebbe coinvolto Rotondo, finito tra gli indagati insieme al responsabile dell'area tecnica del Comune per un presunto "patto" stretto con Amadori della Hera Luce, società che si era aggiudicata la gestione degli impianti di pubblica illuminazione per venti anni, per favorire per l'accusa una ditta locale. Un filone per peculato a carico di due medici per aver somministrato a persone (come Mignanelli) dosi di vaccino anti Covid pur non rientrando in una categoria prioritaria. Un altro per una ipotesi di favoreggiamento, di cui viene chiesto conto all'ex sindaco Petrarcone che, ascoltato come persona informata sui fatti, avrebbe per gli inquirenti aiutato Fontana indicando il contenuto delle domande a Pirollo. E il filone chiave per truffa e abuso edilizio per la vicenda dell'ex mercato coperto. Le misure di divieto di dimora nei confronti di alcuni dei coinvolti sono venute meno. E i ricorsi al Riesame in larga parte accolti, alcuni pendenti in Cassazione.
Il mercato coperto
Fronte di assoluto peso è quello dell'ex mercato coperto, che per gli inquirenti sarebbe stato costruito con una concessione valida ma poi scaduta. Con la promessa a ignari acquirenti (alcuni assistiti dagli avvocati Giancarlo Corsetti e Gianluca Giannicchedda) di poter accedere al sisma bonus che di fatto non si sarebbe potuto concretizzare proprio perché le concessioni risultavano scadute. Indagini che hanno coinvolto gli imprenditori Di Laura Frattura, Amadori e Fontana in qualità di direttore dei lavori. In questo contesto è maturata un'ulteriore attività d'indagine che ha portato ad agosto a nuovi sequestri con le contestazioni di falsità ideologica, soppressione, occultamento e distruzione di atti pubblici e truffa aggravata, focalizzando l'attività sulle concessioni edilizie. Il collegio difensivo - gli avvocati Vittorio e Sandro Salera, Pappadia, Caserta, Ottaviani, Corsetti, Longo, Prencipe e Borrea - è pronto.
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