Spazio satira
La situazione
11.10.2023 - 17:00
Il "Casermone" di viale Spagna a Frosinone
Una matassa difficile da sbrogliare quella che riguarda l'occupazione abusiva degli alloggi Ater della provincia di Frosinone, nella quale il problema del mancato pagamento dei canoni, che negli anni ha creato un enorme buco nelle casse dell'azienda, si intreccia con quello inerente alla sicurezza e alla legalità.
L'esempio più lampante è quello che ha fatto balzare alle cronache, recenti e non, il Casermone di Frosinone, l'imponente palazzo grigio di viale Spagna, oggetto di più di un blitz antidroga da parte delle forze dell'ordine e da qualcuno ribattezzato "la Scampia di Frosinone".
Per cercare di trovare il bandolo della matassa, lunedì si è tenuto un'importante riunione in Prefettura, in cui il comitato sulla sicurezza ha incontrato i rappresentanti dei principali Comuni interessati, cioè Frosinone, Cassino, Alatri e Sora, e il neo commissario straordinario dell'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica della provincia di Frosinone Antonello Iannarilli.
«Il prefetto Ernesto Liguori – spiega Iannarilli – ha richiamato i soggetti interessati a un'attenzione maggiore sulla situazione dell'occupazione non autorizzata degli alloggi, facendo anche riferimento alla direttiva ministeriale per la prevenzione e il contrasto di tali situazioni. Dalla mia nomina, circa un mese fa – continua – ho iniziato a prendere in esame le urgenze. E la situazione che ho trovato è drammatica». Come spiega Iannarilli, si calcola un totale di alloggi occupati abusivamente che si aggira intorno al 10-12%, pari a circa 400 appartamenti.
«La situazione più complessa – argomenta il commissario– è quella del pagamento dei canoni. Abbiamo accumulato un credito di circa 44 milioni di euro. Dalle prime carte che vedo – aggiunge – impossibili da incassare. La Regione ci chiede di mettere in moto le procedure per avere una certezza dei bilanci entro pochi mesi perché c'è in programma una riforma delle Ater del Lazio, che interesserà anche un adeguamento dei canoni. Ci vorrà qualche mese per mettere in atto le procedure per quantificare i debiti, calcolare quante persone sono morose e quanti siano i provvedimenti in atto, ma abbiamo iniziato a lavorare anche su questo».
Per tentare di arginare il problema delle occupazioni abusive, l'Ater di Frosinone ha portato al tavolo sulla sicurezza una proposta sullo snellimento delle procedure dei tempi di riassegnazione degli alloggi. «Nel momento in cui viene liberato un appartamento – spiega Iannarilli – il Comune si attiva per individuare il primo in graduatoria, ma se questo passaggio dura mesi l'alloggio viene occupato. L'accordo che abbiamo fatto, accolto positivamente sia dal questore che dal prefetto, prevede che tutti i Comuni abbiano una graduatoria da cui attingere immediatamente per fare in modo che nel momento in cui vengono restituite le chiavi da un precedente affittuario siano consegnate al nuovo assegnatario il giorno stesso, così da evitare che l'alloggio rimanga vuoto, facilitando l'occupazione abusiva. Frosinone, Cassino e Sora hanno già la graduatoria – aggiunge – Alatri la sta ultimando».
Oltre alle conseguenze economiche e allo spettro della criminalità, un altro problema legato all'occupazione abusiva riguarda la sicurezza degli appartamenti.
«Negli alloggi di viale Spagna – spiega Antonello Iannarilli – ci sono circa 30-40 appartamenti collegati all'utenza elettrica condominiale e questo crea problemi per la sicurezza, oltre all'aumento delle spese per l'Azienda, perché sono allacciati abusivamente su vari contatori e, essendo fatto tutto fuori da qualsiasi norma, c'è il rischio di cortocircuito e di incendi. Queste situazioni andranno affrontate in maniera più decisa – chiosa Iannarilli– Quello di lunedì è stato soltanto il primo incontro, in cui abbiamo dato la massima disponibilità per collaborare».
E sugli interventi da attuare aggiunge: «Per quanto riguarda le situazioni già esistenti stanno andando avanti i procedimenti legali e nei casi in cui è possibile si procederà con lo sfratto. Sono processi lunghi ma alternative non ce ne sono. In ogni caso – aggiunge – per spingere gli occupanti abusivi a pagare saremo più pressanti, per esempio con decreti ingiuntivi. Bisogna far capire che l'aria è cambiata. Non pagare, anche i canoni più bassi, crea dei danni enormi, perché se non incassiamo non possiamo fare manutenzione – aggiunge – Sarà difficile arrivare alla normalità al cento per cento ma cercheremo di regolarizzare quanto più possibile».
Iannarilli fa poi il punto sugli interventi in atto nei diversi stabili della provincia, sottolineando, comunque, la difficoltà data dalla carenza di disponibilità finanziaria. «In questo momento – spiega – ci sono quattro lotti in provincia in cui si stanno facendo interventi di manutenzione ed è stato approvato un piano finanziario con la Regione e il prossimo anno altri tre milioni e mezzo andranno in ristrutturazione degli alloggi. Poi abbiamo altri appalti a Pico, Villa Santa Lucia e Ferentino che rientrano negli interventi finanziati con i fondi del Pnrr per circa 12 milioni.
Sono previsti, poi, interventi, per i quali al momento è finanziata solotanto la progettazione, che interesseranno anche il Casermone. Complessivamente per il futuro quindi ci sono investimenti da fare. Attualmente non riusciamo a comprare case nuove – conclude – in parte per la carenza di fondi e in parte perché non ci sono zone attualmente idonee all'edilizia residenziale, ma anche in questa direzione cercheremo di lavorare con i Comuni per una nuova programmazione».
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