Spazio satira
Il processo
11.10.2023 - 09:09
Il cantiere della Monti Lepini al centro prima dell'inchiesta della procura di Frosinone e ora del processo giunto alle battute finali
Adeguamento della Monti Lepini, la procura chiede la condanna per la società Delta Lavori. Il pubblico ministero Adolfo Coletta, nel rassegnare le conclusioni, ha chiesto l'assoluzione per la Tema Sas, mentre ha chiesto la condanna, per responsabilità amministrativa nel reato, nei confronti della Delta Lavori a 500.000 euro di multa oltre alla confisca dell'utile netto derivante dall'appalto e il divieto a contrarre con la pubblica amministrazione per cinque anni.
Il processo, infatti, non è ancora concluso: dopo la sentenza di prescrizione per gli imputati persone fisiche, si è proseguito nei confronti delle sole società. Ieri l'udienza è stata dedicata alla discussione. Il pm ha depositato una memoria a supporto della richiesta di condanna della Delta. A quel punto hanno preso parola gli avvocati difensori Giuseppe Dell'Aversano per la Tema e Antonio Radice per la Delta, che hanno concluso per l'insussistenza della responsabilità amministrativa chiedendo l'assoluzione. L' altro difensore della delta, l'avvocati Dario Romano De Santis, ha chiesto un termine per poter analizzare le conclusioni della procura per cui concluderà il 21 novembre, data fissata anche per la sentenza.
Davanti al collegio presieduto dal giudice Antonio Ruscito, l'avvocato Radice ha spiegato che la Delta Lavori si era dotata di «un'organizzazione per prevenire gli illeciti». Con riferimento all'appalto sulla Monti Lepini, il legale ha affermato che «la scelta di partecipare alla gara coinvolgeva più soggetti, esterni ed interni alla società». Per poi insistere sul fatto che l'azienda, già da tempo, ha le certificazioni Soa e Iso 9001 che «dimostrano requisiti economici e organizzativi, il modo di operare l'impresa, la regolarità e la conformità a processi operativi di gestione standard». Poi nel 2015, in un'ottica di rafforzamento, sono arrivate anche altre certificazioni. Evidenziato anche «il codice etico notificato a tutti i dipendenti ed inserito nei contratti con fornitori e subfornitori».
In sostanza «un modello che consente di tracciare tutta l'attività dell'impresa nei diversi settori». Un lavoro di squadra a partire dall'ufficio gare che «fa il monitoraggio dei bandi e poi li trasmette all'ufficio tecnico che valuta se quell'opera è compatibile con i requisiti dell'impresa. Non può decidere una sola persona. Sulla gara per la Monti Lepini sono stati messi a disposizione consulenti esterni e non c'è stata interferenza da parte di La Rocca».
Sull'offerta presentata, l'avvocato Radice ha spiegato che era quella dell'offerta più vantaggiosa sulla quale incide maggiormente l'aspetto tecnico. Comprese quelle migliorie che, a opinione della difesa della Delta, valevano 3,5 milioni di euro.
Va aggiunto che, oltre all'aspetto penale, tra la Delta Lavori e il Comune di Frosinone è in atto un contenzioso civile sui lavori. In primo grado l'azienda ha ottenuto due pronunce favorevoli (e ora si è in attesa dell'appello, stante il no alla sospensione dell'esecutività delle sentenze). L'ammontare che il Comune dovrà versare alla Delta Lavori si aggira, con gli interessi, intorno ai 5.270.000 euro. Infine, dichiarato estinto il procedimento che era pendente davanti alla Corte dei conti.
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