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L'udienza

Scippi in serie. In aula le scuse degli imputati

Sotto accusa i fratelli Sera di Fontana Liri che hanno risarcito il danno a due donne. Ritirata la costituzione di parte civile. Ritirata la costituzione di parte civile

Scippi in serie. In aula le scuse degli imputati

Il materiale sequestrato dalla polizia

Hanno risarcito due vittime e si sono anche scusati pubblicamente. I fratelli Daniele e Diego Sera, 37 e 36 anni, di Fontana Liri. Difesi dall'avvocato Giuseppe Marino, a giudizio per una serie di scippi seriali commessi a Frosinone e per alcuni furti, davanti al tribunale hanno chiesto scusa alle vittime.
L'udienza, infatti, era cominciata con due delle parti civili che hanno ritirato la costituzione e sono usciti dal processo. Le parti rappresentate dagli avvocati Andreina Ciottoli e Sandro De Gasperis hanno confermato di aver ricevuto un ristoro per il danno subito a seguito dello scippo e hanno rimesso la querela.

Una delle due signore, comunque, è stata comunque sentita dal difensore degli imputati. La vittima ha ricordato che dal sedile passeggero uno le ha preso la borsetta strattonandola per diversi metri nel tentativo di rubargliela. Se poi ci fosse qualcun altro in auto, la donna non è stata in grado di confermare la presenza di altre persone oltre ai due nei sedili anteriori della vettura.

A quel punto ha preso parola per fare una dichiarazione spontanea Daniele Sera. Ha detto di avere «ricordi frammentari per uso e abuso di sostanze stupefacenti». Quindi ha aggiunto: «Ho avuto un anno e tre mesi per rifletterci. So che il risarcimento non basta, sono dispiaciuto per la signora», ha aggiunto rivolto all'unica vittima presente in aula in quel momento.
Quindi, ha parlato del suo percorso di ravvedimento: «In carcere mi hanno dato responsabilità e fiducia. Aiuto i nuovi detenuti ad ambientarsi. Sono rispettato dagli agenti e dagli altri detenuti e faccio lezione di pianoforte». A questa dichiarazione si è associato il fratello.

A quel punto l'udienza è stata aggiornata dal presidente del collegio il giudice Francesco Mancini al 27 ottobre per sentire altri testimoni. In precedenza, il pubblico ministero Vittorio Misiti ha fatto acquisire una serie di dichiarazioni, tra cui quella del finanziere che, libero dal servizio, aveva assistito alla scena dello scippo nel piazzale del Lidl e aveva consentito l'arresto seguendo l'auto dei fuggitivi e segnalandola alla sala operativa della questura. Erano state le volanti e poi la squadra mobile a chiudere il cerchio su una serie di scippi in serie che si erano ripetuti a Frosinone in poco tempo.

Al 20 giugno 2022 risale lo scippo nel piazzale del Lidl e un tentativo nella zona di via La Botte pochi minuti prima. Un altro scippo era avvenuto il 16 giungo davanti al centro commerciale le Sorgenti. La procura ha poi contestato l'uso indebito del bancomat della donna derubata davanti al Lidl. Al solo Diego Sera è contestato il furto con strappo del borsello di un uomo che, in piazza Caduti di via Fani a Frosinone, si dirigeva verso il bancomat.

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