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I fatti

Rifiuti dati alle fiamme. Cittadini “segregati” in casa

In zona Foresta finestre serrate per evitare l'odore acre nelle abitazioni. Continue segnalazioni

Rifiuti dati alle fiamme. Cittadini “segregati” in casa

Il fumo avvertito dai residenti all'alba o dopo cena

Diversi roghi di rifiuti in tutta la zona compresa tra Cassino e Cervaro, una valanga di segnalazioni continue. E cittadini "segregati in casa" per evitare che l'odore acre invada le abitazioni. «Da circa una settimana, in zona Foresta, sia la mattina prestissimo che la sera tardi non riusciamo a restare con le finestre aperte per l'odore acre e irrespirabile. Abbiamo provato a capire chi fosse l'autore dei roghi pericolosi ma non c'è verso - hanno affermato dal comitato "Foresta in Comune" - L'odore persiste per tutta la giornata, come se si fermasse ai piedi di monte Trocchio.

Fumo e odori acri che si spostano anche verso via Polledrera, a Cassino. E anche oltre. Chiediamo alle autorità competenti di intervenire, per individuare gli autori e bloccare il fenomeno. O capire cosa lo provochi».
Un problema, quello denunciato dai cittadini di Cervaro affatto nuovo e affatto risolto a Cassino e nelle zone limitrofe, più volte finito al centro di accese battaglie ambientaliste.

«Le segnalazioni che arrivano alla nostra associazione sono quotidiane. Cittadini esasperati ci inviano le foto e chiedono un intervento per bloccare questi ecocriminali. Si tratta di persone che bruciano dalle 5 del mattino fino alle 10 e poi di notte. Il fumo invade Cervaro, Cassino e le aree attigue - ha spiegato Edoardo Grossi, presidente dell'Ansmi - Ora invieremo all'amministrazione di Cervaro una richiesta per un'ordinanza relativa al divieto di bruciare rifiuti agricoli: nella maggior parte dei casi approfittando dei roghi, vengono inseriti tra rami e residui vegetali anche altri rifiuti. Magari proprio plastica. La situazione è grave e va affrontata».

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