Spazio satira
Il caso
04.10.2023 - 17:00
Le cartelle esattoriali che non riescono a essere notificate ai diretti interessati intasano l'ufficio protocollo
Cartelle esattoriali intasano gli armadi dell'ufficio protocollo del Comune, perplessità e timori per le possibili conseguenze negative. Da qualche tempo al domicilio dei cittadini vengono recapitate lettere inviate dall'Agenzia delle entrate, il cui contenuto è del tenore: "visto che non è stato possibile recapitare il plico inviato al suo indirizzo, lo stesso viene consegnato al Comune per la eventuale consegna o successiva affissione in bacheca …".
Numerosi anagnini si sono recati in municipio e dopo aver chiesto all'ufficio notifiche sono stati invitati a raggiungere l'ufficio protocollo, al piano terra di Palazzo d'Iseo, incaricato del servizio. L'impiegata assunta di recente con incarico temporaneo, garbata ed efficiente, avrebbe faticato non poco a ritrovare il documento richiesto, seppellito sotto una montagna di plichi simili.
Pare infatti che, il dubbio è d'obbligo ma la circostanza è stata riferita da addetti ai lavori, le migliaia di cartelle esattoriali inviate sia per la richiesta di pagamento che per la proposta di adesione alla possibilità di rateizzazione vengano depositate direttamente presso l'ufficio protocollo, con tanto di elenco precompilato e borderò da compilare e sottoscrivere all'atto della consegna al diretto interessato.
Al di là dell'originale ruolo dell'ente comunale, che assume in tal modo la veste di messo notificatore per conto terzi, probabilmente a compenso zero, se per la consegna di ruolo emesso da uffici diversi può essere accettabile con forzatura, la notificazione di ruoli richiesti dallo stesso Comune appare come un paradosso. In soldoni: gli uffici amministrativi del Comune inviano gli elenchi nominativi corredati della somma da pagare all'Agenzia delle entrate. Il quale organo di riscossione, giustamente, aggiunge la somma relativa ai compensi stabiliti per tali operazioni. Se alla fine della catena l'ultimo anello resta lo stesso Comune, allora perché non provvedere direttamente alla fatturazione, richiesta di pagamento ed eventuale sollecito? Una prassi in voga anni fa che consentiva una gestione anche socialmente valida, e soprattutto dava occupazione a qualche anagnino.
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