Spazio satira
L'intervento
22.09.2023 - 16:00
Le sigle sindacali lamentano malfunzionamenti che hanno impedito a molte famiglie di presentare la domanda per il contributo
Poche strutture pubbliche sul territorio e una corsa ai bonus, per pochi e a "ostacoli", rappresentano in questi giorni un tasto dolente per molte famiglie che vorrebbero iscrivere i propri bambini agli asili nido. A dipingere questo infelice quadro, in una nota congiunta, i segretari generali di Frosinone e Latina della Flc Cgil, Clelia Allocca, della Cgil, Giuseppe Massafra, e della e della Fp Cgil, Giovanni Salzano.
«L'11 settembre alle 15, si sarebbe dovuto aprire il portale della Regione Lazio per il bonus nido – dichiarano – Una misura che non prevede elargizione in base a Isee o a parametri di difficoltà sociale, bensì un bonus a sportello, una gara, a chi riesce ad inviare in tempo la documentazione».
I sindacati spiegano che si tratta di un fondo molto limitato, oltre il quale le domande non vengono più accettate. «I nidi d'infanzia – proseguono – dovrebbero essere ad accesso libero e gratuito: sono un servizio essenziale e un diritto delle famiglie. Dopo tanta pubblicità – sottolineano – invece, quella che doveva essere un'importante misura per contrastare la povertà delle famiglie e l'abbandono del lavoro da parte delle donne madri, si è rivelata un incubo». A suscitare perplessità la modalità di presentazione delle domande, ritenuta eccessivamente complessa.
«Bisogna aver a disposizione velocemente scanner, fotocopiatrice e una connessione veloce a internet – si legge nella nota – Gli allegati da compilare necessitano di firme e controfirme difficilmente recuperabili in giornata. Ciliegina sulla torta il crash del server durato circa due giorni. Dopodiché, al terzo giorno, ha chiuso definitivamente la possibilità di presentare le domande». Una serie di difficoltà, dunque, che hanno impedito a molti genitori di compilare l'istanza. «Da numerose testimonianze – aggiungono i sindacalisti – è evidente che, nonostante i disperati tentativi, molte famiglie non riceveranno il bonus, molti bambini non frequenteranno il nido e molte madri non potranno accettare proposte di lavoro.
Inoltre – continua la nota – il numero degli asili nido pubblici disponibili sul territorio è risibile e le rette dei privati costano quanto un mutuo, per famiglie con un solo bimbo, e diventano inaccessibili per le famiglie con reddito medio e due figli. Visto il malfunzionamento continuo della piattaforma, esprimiamo perplessità sulla gestione della procedura e sulla pubblicazione della graduatoria – concludono i sindacati – pertanto, chiediamo al presidente Francesco Rocca di aumentare i fondi e di riaprire prima possibile lo sportello di presentazione delle istanze per consentire a chi è rimasto fuori di accedere al bonus».
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