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La vicenda

Capretta uccisa, diciassettenne "scortato" all'entrata e all'uscita da scuola

Continue minacce al ragazzo accusato di maltrattamenti di animali. La settimana scorsa è stato rinviato l'interrogatorio a causa del clima di astio

Capretta uccisa, diciassettenne "scortato" all'entrata e all'uscita da scuola

Un frame del video diventato virale

Poco meno di un mese fa il caso della capretta finita alla ribalta della cronaca nazionale e che vede sotto accusa, per maltrattamenti di animali, un diciassettenne di Fiuggi.
Il giovane, tra i quattordici indagati nella vicenda del video, divenuto ormai virale, della capretta massacrata in un agriturismo di Anagni, dalle prime ore in cui è esploso il caso è stato insultato e minacciato. Minacce proseguite anche negli ultimi giorni, tanto che è stato rinviato l'interrogatorio previsto la scorsa settimana.
Il diciassettenne continua a vivere nella paura, aveva timore anche a tornare a scuola.

È stato chiesto, pertanto, e ottenuto, tramite il suo legale, di avere protezione all'entrata e uscita dall'istituto superiore da lui frequentato. Le forze dell'ordine controllano eventuali situazioni che potrebbero verificarsi ai danni dell'adolescente.
Adolescente che dovrà, dunque, essere sottoposto a interrogatorio, accompagnato dal suo legale di fiducia Giampiero Vellucci. Il diciassettenne ha intenzione di rispondere alle domande degli inquirenti per fornire un contributo all'accertamento della verità.

I fatti
L'episodio, che ha suscitato anche molto clamore mediatico, si è verificato il 27 agosto durante una festa di compleanno, per i 18 anni, in un agriturismo di Anagni tra ragazzi della Fiuggi bene. Le indagini dovranno accertare, per prima cosa, se la capretta era già morta quando è stata presa a calci dai ragazzi o se è morta in conseguenza dei colpi ricevuti e poi filmati nel video.
In uno dei video si vede un ragazzo colpire a calci la capretta, mentre attorno i suoi amici sghignazzano, si divertono e lo incitano a proseguire. La capretta, ormai morta, viene poi messa dentro una carriola e gettata oltre un muretto, tra le risate degli altri ragazzi e tra l'indignazione di quanti hanno visto il video.

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