Spazio satira
L'analisi
14.08.2023 - 11:00
L'ospedale di Frosinone
Più di 80.000 pazienti in attesa di un intervento chirurgico programmato nel Lazio dal 2020 all'8 agosto 2023. All'ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone sono 458 su un totale di 1.577. I numeri sono contenuti nella scheda redatta dalla Regione sull'analisi del flusso delle liste d'attesa per l'intervento chirurgico programmato. Per la precisione, le persone che nel Lazio sono in attesa di una data per l'operazione o per la visita preventiva all'intervento sono 80.464. C'è stato un significativo aumento nell'ultimo biennio: 18.794 per il 2022, 51.810 per il 2023.
Gli interventi chirurgici vengono suddivisi in quattro priorità. Per quella A (entro 30 giorni) soltanto 4.227 pazienti (il 21%) sono ancora entro i limiti stabiliti dai Livelli essenziali di assistenza su un totale di 20.453 interventi, ai quali bisogna assegnare una data per l'intervento. Per la classe di priorità B (entro 60 giorni) 7.336 interventi (27%) rientrano negli standard stabiliti dai Lea su 27.602 richieste. Per la C (entro 180 giorni) il 57% degli interventi rispetta le tempistiche fissate dai Lea: 9.732 pazienti su 17.047.
Infine c'è la classe di priorità D (entro 365 giorni): 9.575 pazienti (63%) rientrano negli obiettivi prefissati dai Lea. Su 15.115 interventi in attesa della definizione dell'operazione o della visita preventiva.
Inoltre la data prevista per l'intervento è riportata solo nel 20% dei casi. Vale a dire: 16.128 su 80.464 interventi. Rileva la Regione in una nota: «Un quadro allarmante che testimonia da un lato lo stato della pianificazione dell'attività chirurgica del Servizio sanitario regionale e dall'altro l'emergenza con cui l'Amministrazione regionale e le direzioni delle Aziende ospedaliere e sanitarie sono costrette a operare, assieme alle equipe mediche e agli altri professionisti sanitari».
C'è una situazione che riguarda Frosinone. Scrive la Regione: «Nelle liste di attesa per l'intervento chirurgico programmato sono presenti diversi errori grossolani. Si tratta di richieste risalenti addirittura al secolo scorso, che riguardano l'ospedale di Frosinone. Riavvolgendo il nastro della memoria, dal sistema spuntano delle prenotazioni per un intervento chirurgico del 1918, del 1948, del 1950, del 1951 e del 1952; le quali sono state sicuramente evase, ma sono un unicum per le liste d'attesa per l'intervento chirurgico programmato a livello regionale».
Uno sguardo alla situazione all'ospedale Spaziani di Frosinone relativamente alle liste di attesa per intervento chirurgico programmato. I pazienti in attesa sono 458 su un totale complessivo di 1.577. E precisamente: 116 su 729 per la priorità A, 178 su 619 per la B, 160 su 223 per la C, 4 su 6 per la D. Questi i numeri.
Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca dice: «Dall'analisi preliminare delle liste di attesa per intervento chirurgico programmato (Laic) emergono dati inquietanti per il Lazio. Sconcerta constatare che circa 80.000 pazienti della nostra Regione sono ancora in attesa di un intervento. Imbarazza apprendere dai dati che, tra di essi, risultano anni di inserimento come il 1918, il 1948, il 1950 e il 1951: un quadro fantozziano, se non fosse che non c'è nulla da ridere. Ereditiamo una situazione kafkiana che stiamo aggredendo dalle radici: questo lavoro capillare di ricerca e incrocio dei dati, la digitalizzazione piena dei servizi, così come il totale governo di quanto si spende, sono aspetti necessari già avviati per ottenere quella profonda rigenerazione del nostro sistema sanitario che ho promesso. Dobbiamo ridare dignità alla sanità laziale».
Dal primo gennaio 2024 l'unico punto di accesso alle prestazioni sanitarie sarà il Recup, grazie a una nuova piattaforma regionale che sta integrando il Recup regionale e i sistemi Cup delle singole strutture private accreditate. Queste ultime erogheranno il cento per cento delle loro prestazioni attraverso il Recup regionale. Si legge in una nota: «La gestione unitaria di tutte le agende amplierà l'offerta sul territorio contribuendo ad abbattere le liste di attesa».
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