Spazio satira
La situazione
04.08.2023 - 14:00
L'ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone
Tra le priorità del nuovo commissario della Asl (è attesa a breve la nomina da parte del presidente della Regione Francesco Rocca) ci sarà sicuramente la redazione dell'Atto aziendale. Uno strumento importante, anzi fondamentale, per tracciare la rotta della sanità locale, anche nell'ottica della sinergia con i Comuni del territorio.
Lo stop di novembre
Il 7 novembre, alla vigilia della riunione della conferenza dei sindaci, ci fu la sospensione dell'iter per l'approvazione dell'Atto aziendale. La Direzione salute e integrazione sociosanitaria della Regione informò i manager delle Asl e delle Aziende ospedaliere del Lazio. Così: «Con riferimento all'imminente periodo transitorio di attività della giunta regionale, che vedrà limitato il proprio esercizio all'ordinaria amministrazione, si comunica che sono sospese le procedure di revisione degli Atti aziendali da parte di questa Amministrazione. Si chiede pertanto a codeste Aziende di procedere in modo analogo in ordine alle proprie deliberazioni a riguardo. Sarà cura della scrivente Direzione comunicare la ripresa delle attività, nel rispetto delle finestre temporali previste dalla normativa». Dunque, la Regione Lazio stoppò la situazione perché pochi mesi dopo (a febbraio) si sarebbe votato per l'elezione del presidente e dei consiglieri.
Cosa era successo
La precedente riunione della conferenza dei sindaci si era tenuta il 31 ottobre. In quell'occasione erano rappresentati 27 Comuni su 91. Vuol dire che ne mancavano 64. Nei giorni successivi il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli (che presiede la conferenza in qualità di primo cittadino del capoluogo) si era consultato con diversi suoi colleghi per delle modifiche da apportare alla bozza che era stata delineata. L'attenzione si concentrò in particolare sull'aspetto degli ospedali di Frosinone, Cassino e Alatri. L'assemblea del 31 ottobre era stata aggiornata per questo motivo. Poi le indicazioni dei sindaci erano state recepite dall'allora direttore generale della Asl Angelo Aliquò. Per quanto riguarda il Fabrizio Spaziani di Frosinone, ci fu il reinserimento dell'Unità operativa semplice dipartimentale di Aritmologia ed Elettrostimolazione del dipartimento Cardiovascolare. Un reparto importante, che ha a che fare per esempio con l'impianto dei pacemaker. Su questo punto Mastrangeli era stato molto netto. Buone notizie anche per il Santa Scolastica di Cassino, per il quale era stato il sindaco Enzo Salera a farsi sentire. L'Unità operativa complessa di gastroenterologia era rimasta tale. Non sarebbe stata quindi trasformata in Uosd. Stesso discorso altresì per l'Unità operativa semplice dipartimentale di endoscopia digestiva e, per l'area chirurgica, l'Uosd ad indirizzo oncologico. Al San Benedetto di Alatri erano previste la riabilitazione post acuzie e la lungodegenza. Al capitolo 35 dell'Atto aziendale si leggeva inoltre: «Nel presidio di Alatri potranno essere svolte, compatibilmente con la dotazione organica presente, attività aggiuntive rispetto a quelle previste dalla determina regionale del 10 febbraio 2022, al fine di migliorare ed ampliare l'offerta, in particolare nelle branche chirurgiche, del presidio di Frosinone». Il sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca aveva esplicitamente chiesto maggiore considerazione per il San Benedetto. Altra novità significativa rispetto alla prima bozza, era quella concernente il fatto che nell'Atto aziendale figurassero gli ospedali di comunità. Insomma, le richieste dei sindaci erano state tenute in considerazione. Nella bozza di quell'Atto era specificato che la previsione del Dea di secondo livello all'ospedale di Frosinone rimaneva un obiettivo prioritario e raggiungibile. Testuale: «Il presidio ospedaliero unificato Frosinone-Alatri si compone di due strutture ospedaliere che, operando in complementarità e sinergia ai fini dell'erogazione dei servizi sanitari, insistono su territori con distinte peculiarità clinico-assistenziali, ed è preordinato ad assicurare un agevole percorso verso la realizzazione del Dea di secondo livello». È chiaro che adesso la giunta presieduta da Francesco Rocca dovrà definire le linee strategiche della sanità laziale. Fra l'altro non va mai dimenticato che il Governatore ha trattenuto ad interim la delega alla sanità. E questo vuol dire che valuterà sia il quadro globale che i singoli dettagli. Evidente che direttori generali e commissari avranno un ruolo determinante. Pure sul versante dei rapporti con i sindaci.
L'intervento della Battisti
Sara Battisti, consigliere regionale del Pd (presidente della commissione Piani di zona), afferma: «Voglio rivolgere un augurio di buon lavoro al dottor Angelo Aliquò per il suo nuovo incarico come direttore generale dell'Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma e voglio ringraziarlo per il lavoro svolto nella nostra Asl». Poi Sara Battisti coglie l'occasione per ringraziare Rocca «per aver finalmente compreso che le istanze avanzate da sindaci, cittadini e dalla sottoscritta, relativamente alle criticità dello Spaziani di Frosinone e del San Benedetto di Alatri non solo erano fondate ma richiedono una risposta concreta e tempestiva rispetto alla quale vigileremo quotidianamente».
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