Cerca

La sentenza

Ricatto elettorale, fine di un incubo. Pace e Buccitti assolti dall'accusa

I due ex candidati assolti con formula piena dall'accusa di aver ricattato una vigilatrice dello scuolabus. Aveva sostenuto di aver subito pressioni per entrare in lista

Ricatto elettorale, fine di un incubo. Pace e Buccitti assolti dall'accusa

Il tribunale di Frosinone dove si è tenuto il processo

Assolto perché il fatto non sussiste. Fine dell'incubo per l'ex assessore Simone Pace, presidente della blasonata squadra Città di Anagni Calcio e re delle preferenze. Sia lui che Massimo Buccitti sono stati assolti con formula piena nel processo che li vedeva imputati per tentata violenza privata.
La vicenda era sorta all'indomani della campagna elettorale del 2018, che incoronò Daniele Natalia primo cittadino, quando Pace e Buccitti, all'epoca candidati nella stessa lista, erano stati denunciati da una donna che aveva dichiarato di essere stata oggetto di pressioni da parte dei due per una candidatura che, se non fosse stata accettata, avrebbe causato la perdita del suo posto di lavoro (vigilatrice sullo scuolabus).

Oggetto di due decreti penali di condanna, che avrebbero potuto estinguere pagando una penale, i due decisero invece di dimostrare in tribunale la loro innocenza. Così Pace e Buccitti, difesi dagli avvocati Francesco Cristiani e Francesco Arnone il primo e Matteo Massimi il secondo, hanno dimostrato la loro estraneità a queste accuse e la magistratura ha riconosciuto, dopo quasi cinque anni di calvario giudiziario, la loro innocenza.

Simone Pace e Massimo Buccitti, commentando a caldo la vicenda, dichiarano in una nota congiunta: "Abbiamo affrontato il processo consapevoli della nostra innocenza ma, contemporaneamente, dispiaciuti di come all'opinione pubblica fossero stati dati in pasto i nostri nomi danneggiando anche le nostre famiglie". Aggiungendo: "Grazie al lavoro degli avvocati e della magistratura è finalmente emersa la verità: siamo sempre stati innocenti e l'intera questione che aveva provocato lo scandalo era frutto, come sempre avevamo sostenuto, di macchinazioni e oscure manovre politiche volte a danneggiare le candidature nostre e del sindaco Daniele Natalia, nonché la sua azione amministrativa successiva nella prima parte del suo mandato. Non volendo ulteriormente rivangare questa dolorosa vicenda - concludono Pace e Buccitti - possiamo solo esprimere serenità per il ritorno alla vita normale dopo anni di gogna giudiziaria".

Nei giorni scorsi Simone Pace è riuscito ad ottenere dal Comune l'impegno formale a poter utilizzare il campo di calcio a lavori ultimati, e poter così iscrivere la squadra al campionato di serie D. La ritrovata serenità potrà contribuire alla ripartenza del suo ruolo sportivo, mai venuto meno nonostante il riserbo autoimpostosi.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione