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La novità

L'Unicas dà il via al corso di laurea in Scienze della formazione primaria

Pronta a partire la quinquennale che abiliterà per l'insegnamento per infanzia ed elementari. Il delegato Giovanni Betta: sarà un corso magistrale a ciclo unico

Rettorato

Il Rettorato dell'Università di Cassino

Si chiamerà Scienze della formazione primaria e sarà a ciclo unico con durata quinquennale. È finalizzato alla formazione culturale e professionale degli insegnanti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Il titolo conseguito è abilitante proprio in entrambi gli ordini di scuola.

Dal prossimo anno farà parte del vasto paniere che è capace di offrire l'Unicas.
Ad annunciarlo per la prima volta è stato il rettore Marco Dell'Isola nel suo discorso di inaugurazione dell'anno accademico, a lavorarci – sempre in squadra – e a darne le novità il delegato alla didattica, nonché predecessore del Magnifico, il professor Giovanni Betta durante la recente presentazione del Piano strategico triennale.
«Si tratta di attività finalizzate a formare le nuove generazioni di formatori. Ai tradizionali corsi di Scienza dell'educazione e pedagogia si aggiungerà, da quest'anno, il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria, capace di abilitare all'insegnamento nella scuola primaria. Da anni si svolgono a Cassino anche i corsi di formazione per abilitare insegnanti di sostegno», aggiunge con un pizzico di orgoglio.
«Le selezioni di quest'anno formeranno 1.500 nuovi insegnanti di sostegno. Una grande novità a livello nazionale è rappresentata dal Dpcm, cosiddetto "60 Cfu" per la formazione iniziale degli insegnanti. Ai vecchi 24 Cfu pedagogici si sostituirà un anno di formazione iniziale in cui, oltre ai contenuti pedagogici, si aggiungeranno Cfu sulle didattiche delle varie discipline. Gli atenei da soli o in forma aggregata creeranno dei centri deputati a erogare tali corsi della durata di un anno ma saranno previsti anche percorsi abbreviati di 30 Cfu per particolari profili. Anche su questo tema ci stiamo preparando in modo da poter offrire al territorio questo ulteriore profilo formativo».

Nuovi "ingressi" dunque in un ateneo che porta nel nome il "Lazio meridionale" ma fa da catalizzatore per ragazzi proveniente da diverse province e regioni del centro Italia.
Vanta 12.525 studenti iscritti ai corsi di studio e percorsi Post-Laurea di cui - 122 dottorandi di ricerca, 939 studenti stranieri, 275 tra docenti e ricercatori, 254 tra dirigenti, tecnici e amministrativi, 9 collaboratori ed esperti linguistici e 42 assegnisti di ricerca.

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