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La situazione

Tesori archeologici protagonisti. Chiuse tre gare su quattro

Due milioni per un percorso tra De Matthaeis e villa comunale. Terme romane, anfiteatro, mosaici, Schioppo e monumento di Brunella i principali siti rientranti nel progetto

Tesori archeologici protagonisti. Chiuse tre gare su quattro

I mosaici di epoca romana ritrovati nei pressi delle sponde fiume Cosa

Tre gare su quattro (lavori, servizi di verifica della progettazione e servizi di collaudo) si sono chiuse con relativa aggiudicazione. Manca la quarta (servizi tecnici) e il quadro sarà completo per dare sempre più corpo a un progetto ambizioso: i tesori archeologici di Frosinone saranno valorizzati in un percorso specifico e costituiranno una risorsa per la città. Con l'obiettivo di accelerare l'attuazione dell'Investimento Pnrr "Caput Mundi. Next generation EU" (M1C3 I 4.3), Invitalia, nei mesi scorsi, aveva bandito due procedure di gara per Accordi Quadro, nell'ambito del supporto tecnico operativo messo a disposizione dal Ministero dell'economia e delle finanze, dal Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa Cattolica 2025 e dal Ministero del Turismo.

Gli Accordi Quadro riguardano 193 interventi per un importo complessivo pari a 359 milioni di euro. In particolare, la procedura "AQ 2 Caput Mundi - Riqualificazione e restauro del patrimonio culturale della città di Roma e Frosinone", che prevedeva l'affidamento di lavori e servizi di ingegneria e architettura, interessa un intervento relativo alla città di Frosinone denominato "Luoghi e spazi dell'archeologia: scavi archeologici, restauri e valorizzazioni". Il finanziamento ammonta a 2 milioni di euro.

L'intervento, a titolarità della Soprintendenza Archeologica per i Beni Culturali, Ambientali e Paesaggistici delle province di Frosinone e Latina, è finalizzato alla valorizzazione in ottica integrata delle aree archeologiche di Ponte del Rio, delle Terme Romane sul fiume Cosa ed in località De Mattheis e dell'anfiteatro romano. Lungo il tratto del percorso della vecchia strada romana (via Latina), che attraversa la parte bassa della città, si presentano diverse testimonianze di interesse archeologico, come l'area suburbana di Ponte del Rio in prossimità della rotatoria all'incrocio tra via Casilina e via Volsci; le aree ricadenti in località De Matthaeis, lungo via San Giuseppe, su viale Roma e in prossimità del Ponte Romano.

Il percorso archeologico, quindi, unirà i recenti ritrovamenti di un complesso termale con tanto di mosaici rinvenuti lungo le sponde del fiume Cosa in via San Giuseppe, l'anfiteatro romano di viale Roma, le bellezze naturalistiche delle cascate del fiume Cosa (Schioppo), la fontana Bussi, il monumento funerario emerso nei lavori alla rotatoria di Brunella e i resti archeologici nei pressi della villa comunale a De Matthaeis. Tutto con un unico obiettivo: tutelare e valorizzare la memoria storica della città, evitando gli scempi che in passato sono stati perpetrati. È una storia che viene da lontano quella dell'idea di realizzazione di un percorso archeologico nella parte bassa della città tra la villa comunale e De Matthaeis.

Il primo a pensarla e a proporla fu l'ex sindaco del capoluogo, oggi segretario della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, Nicola Ottaviani che ebbe, durante la sua seconda consiliatura, diverse interlocuzioni con la Soprintendenza archeologica competente per territorio che hanno portato la città di Frosinone ad avere un finanziamento da due milioni per portare a termine l'ambizioso progetto. Adesso la palla è passata al sindaco Riccardo Mastrangeli che, con l'assessore ai lavori pubblici alle manutenzioni, Angelo Retrosi, dovrà collaborare con la Soprintendenza archeologica territoriale per la buona riuscita del progetto.

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