Spazio satira
L'iniziativa
07.07.2023 - 17:00
Alcune delle moto d'epoca giunte a Cassino
Fa caldo nella città martire, dove l'afa non molla mai la stringente presa sul centro. Ma a scaldare i cuori dei cassinati, ieri pomeriggio, sono state le moto d'epoca della "Milano-Taranto": la rievocazione storica della maratona motociclistica del secolo scorso, giunte a Cassino per la quarta tappa del tour. La città si fa trovare carica di entusiasmo, sciolto in applausi, foto e lunghe chiacchierate con i "piloti" che uno dopo l'altro terminano la loro tenace corsa in piazza De Gasperi. Tanti gli aneddoti che gli oltre 130 partecipanti provenienti da tutto il mondo hanno condiviso con gli appassionati giunti a centinaia per l'occasione. Dall'Australia, alla Germania, passando per la Francia: solo alcune delle nazionalità dei piloti che per la prima volta si ritrovano immersi nella città martire, che avranno modo di visitare fino alle 8 di domani mattina, quando dovranno ripartire alla volta di San Giovanni Rotondo. Non mancano ovviamente tanti italiani, che partecipano alla corsa anche da decenni. Tra questi c'è la signora Silvana Visentin, che a 91 anni si dimostra irreprensibile: «Qui sopra i dolori scompaiono», dice scherzando con i curiosi presenti.
In sella alla moto 143, una Guzzi Falcone del 1952, c'era anche Nicola D'Aliesio, di Cervaro. Ad accoglierlo c'erano i suoi familiari e gli amici del paese del cervo, che lo accompagneranno anche nella tappa di domani. Oltre che il sindaco Enzo Salera e l'assessore allo Sport e Turismo Maria Concetta Tamburrini: «È il secondo appuntamento che ospitiamo a Cassino di questa splendida rievocazione storica», dice a Ciociaria Oggi la delegata del primo cittadino. «È veramente un appuntamento bellissimo per la città, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche su quello turistico e culturale. Abbiamo avuto modo con il nostro buffet di far conoscere loro i nostri prodotti e illustrato gli itinerari della Dmo Lazio Sud che porterà ad una visita speciale del nostro territorio. Un'occasione per far crescere ancora di più Cassino». Tra il pubblico plaudente vi era anche Giuseppe Cerroni, nipote di Luigi: un cassinate che ha preso parte alle prime edizioni della storica corsa, scomparso nel 1938 in un incidente proprio in sella alla sua moto: «È sempre un'emozione essere qui».
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