Spazio satira
La ricostruzione
06.07.2023 - 17:00
Un impiegato del Cassinate finisce nei guai per violenza sessuale nei confronti di una collega di lavoro. Una storia molto controversa, finita al centro di una delicata indagine giunta al termine nei giorni scorsi. Ma il quarantenne non ci sta e decide di ribattere punto per punto alle accuse: quella che ha vissuto con la collega di lavoro era una vera storia d'amore. Con tanto di messaggi romantici e di slanci affettuosi (dettagliati nelle comunicazioni on-line) che avrebbero descritto un rapporto diverso da quello finito invece nella denuncia presentata dalla donna.
Tutto ha inizio quando la collega di lavoro dell'indagato decide di presentare una denuncia per una violenza sessuale subita - secondo la donna - nella sua abitazione dal collega con cui condivideva buona parte della giornata. Nella denuncia la donna descrive in modo dettagliato quello che per lei sarebbe stato un rapporto non consenziente. Dettagli crudi, non ripetibili.
Dettagli che sono invece suonati assurdi per il quarantenne, che ancora conservava tutti i messaggi che si era scambiato con la collega e che difficilmente facevano pensare a una "forzatura". Dopo la notifica della conclusione delle indagini l'impiegato - affidandosi agli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola - ha deciso di presentare una consistente memoria difensiva, in cui è stata descritta quella che agli occhi di molti può apparire una storia d'amore. Con rapporti definiti dallo stesso consenzienti e con messaggi affettuosi e un romanticismo neppure celato. Ancor più, sottolineano le difese, gli esami medici a cui si è sottoposta la donna non avrebbero parlato affatto di violenza né sull'indagato sarebbero state evidenziate tracce di resistenza come graffi, morsi o altro. Ora si attenderà la decisione della magistratura.
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